Coronavirus, indiscrezioni a Piazza Affari: una patrimoniale per gestire i costi dell’emergenza
L’ombra nera della patrimoniale? Il Giornale rilancia un’indiscrezione sulla possibilità che venga introdotta la più odiata, esosa e invasiva delle gabelle per tamponare i costi del coronavirus. “Quando iniziano a parlarne contemporaneamente ambienti che in teoria non comunicano tra loro – scrive Antonio Signorini – allora è il segno che qualcosa sotto c’è”. Ne ha parlato l’ex premier Mario Monti, ma anche il manager Paolo Scaroni: “Quando il virus sarà sconfitto, ma la nostra struttura economica sarà in grave affanno, si sentiranno autorizzati a prendere qualsiasi provvedimento fiscale come l’aumento dell’Iva, un sistema di tassazione estremamente progressivo, la patrimoniale”.
Non si esclude anche la possibilità che il governo Conte ricorra alle tasche dei cittadini: professionisti e analisti finanziari sono già in pre-allarme. Il Giornale specifica che non c’è “nessuna conferma né dettagli”, e quindi si possono solo immaginare i possibili interventi: “Una patrimoniale può ad esempio colpire le ricchezze finanziarie – scrive Antonio Signorini – oppure gli immobili, come quella già varata dal governo Monti. Può essere una tantum, come quella che i tedeschi vorrebbero imporre all’Italia. Ma è patrimoniale anche la tassa di successione, chiaramente applicata alla parte più consistente del risparmio degli italiani, che resta il vero obiettivo di chi vuole fare redistribuzione a spese del risparmio delle famiglie”.
Il tema è riemerso per una serie di situazioni provocate dal coronavirus: l’emergenza porterà via 50 miliardi, poi dovranno essere finanziati gli ammortizzatori sociali per permettere a lavoratori e imprese di resistere, infine servirà la ricetta giusta per far ripartire l’economica. Senza dimenticare il rebus europeo legato al Mes, al quale i partiti di opposizione dicono “No” con forza. “Il fatto è che all’Italia – si legge su Il Giornale – vista la prevedibile frenata dei paesi del Nord, non potrà che essere dedicata la forma di prestito riservata a chi non ha i conti in ordine. Una cura Greca nella peggiore delle ipotesi. Comunque una situazione in cui Mes e Ue potranno mettere bocca sulle scelte di politica economica. Magari – è la chiosa finale – imponendo proprio quella patrimoniale che da anni copia-incollano nelle raccomandazioni”.