Salvini: «Se avessimo governato noi in questo modo, saremmo stati linciati»
«Se avessimo governato noi così…». «Ogni volta che parlo di governo qualcuno mi attacca. Non faccio nomi. Ma ho molte idee da mettere a disposizione. Anche di quelli che ci danno degli sciacalli. A me importa solo una cosa: avere la coscienza pulita con mio figlio». Così Matteo Salvini in una intervista a La Stampa risponde a una serie di domande, invocando chiarezza, collaborazione e reciprocità.
“Speriamo di essere consultati prima e di non venire a sapere quello che succede solo a cose fatte da una diretta su Facebook”. Salvini si augura che il governo consulti prima le opposizioni per decidere le risorse promesse dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nel prossimo decreto di aprile contro l’emergenza Covid-19. È tardivo il richiamo di Conte alla centralità del Parlamento?, gli chiedono. No. “L’importante è che non sia di facciata”, avverte il leader della Lega.
“Premesso che non è il momento dell’io l’avevo detto, è chiaro che se si fossero ascoltati subito i sindaci, i governatori e i medici -vale a dire la voce del territorio- forse non saremmo a questo punto. Però le sanzioni di oggi sono sacrosante. Chi
mette a rischio la salute degli altri va punito e non ci sono biciclettate o corsette che tengano”. Prosegue il leader della Lega, rispondendo a una domanda: “Se fosse stato lei a prendere queste misure l’avrebbero accusata di ducismo”?
“Noto una gran voglia di pensiero unico – replica il leader della Lega- e sono convinto che un governo di centrodestra sarebbe stato linciato su alcune di queste scelte. Non importa. Il nostro obiettivo è dare una mano”. “Certo -avverte- quando leggo che il ministro del Sud sostiene che si deve aiutare il lavoro nero mi si gela il sangue. Per noi avrebbero chiesto l’arresto immediato per istigazione a delinquere. Sorvolo”.
“Mi basterebbe che ci lasciassero la libertà di portare le nostre idee e di esprimere il nostro dissenso quando serve. Ad esempio quando il Cura Italia prevede l’uscita dal carcere di chi non ha concluso la pena. Invece qui volano insulti come se piovesse”.
“Quando ci sono mille morti al giorno niente viene prima. È un problema enorme, reale e urgente. E ha due dimensioni. Una sanitaria e una economica. Per questo occorrono garanzie di investimenti illimitati. Il resto d’Europa si sta muovendo
con cifre enormi. Dobbiamo muoverci prima che si arrivi allo scontro sociale tra garantiti e non garantiti. Servono cento miliardi? Mettiamo cento miliardi”, dice Salvini.
Infine un a replica a Feltri, che dalle colonne di Libero lo aveva accusato di essere sotto tono. “E’ vero che nell’ultimo mese sono molto preoccupato: non vivo sulla luna, quindi da cittadino sperimento come tutti la mia dose di inquietudine. Basta far la spesa e incrociare gli sguardi dei vicini di casa. Sono preoccupato per i miei genitori, da padre ogni giorno è più difficile riuscire a non far pesare troppo ai miei figli i disagi della quarantena, senza contare poi le moltissime persone con cui mi confronto per risolvere piccoli e grandi problemi sui territori” .