Coronavirus, Putin invia aiuti all’Italia. Il Cav: ‘Non lo dimenticheremo’
Macchinari per la sanificazione, laboratori mobili, mascherine, tute protettive, tamponi, ventilatori, medici specializzati ed esperti.
Gli aiuti dalla Russia stanno continuano ad arrivare in Italia. Dopo la chiamata di sabato scorso tra Putin e Conte “focalizzata integralmente sull’emergenza coronavirus”, ieri sera il primo volo russo è arrivato all’aeroporto militare a Pratica di Mare. Ed è lì che continuano ad atterrare i voli in partenza dalla base di Chkalovsky, nella regione di Mosca. Al momento sono in totale 14 gli aerei da trasporto militari Ilyushin 76 partiti dalla Russia per aiutare l’Italia a fare fronte alla diffusione del coronavirus nel Paese.
In prima fila, al momento dell’atterraggio del primo aereo in Italia c’era il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Questo dimostra che l’Italia non è sola. Questo è stato possibile grazie all’amicizia coltivata con altri Paesi, tra cui la Federazione russa”, aveva esultato il grillino ieri sera. Ma dietro l’arrivo degli aiuti dalla Russia non ci sarebbe né lui né il governo Conte, bensì un deputato tedesco che ha ascoltato la richiesta d’aiuto del leghista Paolo Grimoldi. E così dopo qualche lettera e alcune telefonate, ecco che gli aerei russi uno dietro l’altro sono atterrati in Italia carichi di macchinari, materiale sanitario e medici.
E subito sono arrivati ringraziamenti di Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia ha infatti inviato oggi una lettera al presidente russo Vladimir Putin, suo grande amico da anni, per ringraziarlo per tutto l’aiuto fornito all’Italia in un momento così delicato per il Paese e il mondo intero. Nella missiva, Berlusconi ha voluto esprimere tutta la sua gratitudine “all’amico presidente e tutto il popolo russo per gli aiuti che la Federazione ha inviato al nostro Paese in un momento così drammatico”. Un gesto quello della Russia che il presidente di Forza Italia ha definito “un vero sacrificio compiuto per amicizia e amore verso l’Italia e gli italiani”. “Grazie di cuore non lo dimenticheremo”, queste le parole con cui Silvio Berlusconi ha concluso la lettera per l’amico Putin.
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