Confesercenti lancia l’allarme: «Subito liquidità o il piccolo commercio chiude»
Subito una massiccia iniezione di liquidità o molte piccole e piccolissime aziende del commercio, del turismo e dei servizi non riapriranno. È questo l’appello che Confesercenti lancia alle istituzioni locali e nazionali. “E venuto il momento – sottolinea il presidente Giancarlo Banchieri – di un ‘helicopter money’. Questa immagine è stata utilizzata durante le crisi economiche per indicare la necessità di dare una scossa all’economia rilanciando i consumi attraverso la liquidità. Ora l”helicopter money’ serve invece a chi vende, perché attualmente non può farlo. Negozi, mercati, attività di somministrazione e, più in generale, a tutto il mondo del piccolo commercio e dell’intermediazione”.
“Abbiamo accolto con favore – continua Banchieri – le prime misure del governo. Ma, ogni giorno che passa e nella prospettiva di una emergenza che purtroppo pare destinata a prolungarsi, esse si dimostrano drammaticamente insufficienti. E in ogni caso non sono immediate: bene, ad esempio, il credito d’imposta sull’affitto, ma andrà in compensazione sulla dichiarazione dei redditi e l’affitto invece si deve pagare subito, bene il rinvio della Tari o delle scadenze fiscali, ma, appunto, si tratta di rinvii di spese alle qualibisognerà comunque far fronte; neppure le facilitazioni al credito appaiono sufficienti, dal momento che si tratta anche in questo caso di denaro da restituire”.