Un’altra emergenza in Italia: ‘Stiamo finendo i disinfettanti”
Non bastavano l’emergenza coronavirus e quella della mancanza di farmaci in corsia.
Adesso a mancare sono anche i disinfettanti e l’alcool. E se negli scaffali dei supermercati questi prodotti sono praticamente introvabili già da qualche giorno, il problema adesso si fa sentire anche a livello globale. Tra poco sarà molto difficile, se non impossibile, disinfettare ospedali, ambulanze, scuole, mezzi pubblici e strade. Il rischio è anche quello di un rincaro dei prezzi esorbitante delle materie prime ormai difficili da reperire, che creerebbe molte difficoltà alle aziende produttrici di detergenti e disinfettanti nel poter lavorare.
L’appello al governo e all’Europa
Il presidente della Commissione Attività produttive di Regione Lombardia, Gianmarco Senna, ha quindi rivolto un appello al governo e all’Europarlamento affinché intervengano al più presto per cercare di contenere l’emergenza. “Dobbiamo dare sostegno alle aziende che stanno affrontando un periodo di superlavoro e si trovano nella difficoltà di reperire le materie prime. Chiediamo che l’Europarlamento agisca velocemente e senza indugi in relazione alle procedure di lavorazione e approvvigionamento, evitando così il sovrapprezzo delle scorte. La Commissione sblocchi il divieto di importare alcool vista l’emergenza italiana senza precedenti. Gli europarlamentari italiani tutti si facciano portavoce di questa necessità” ha spiegato Senna.
Il rischio di aumento dei costi
Anche Silvia Scurati, capogruppo Lega in Commissione Attività produttive, si è fatta portavoce di tutte quelle aziende che operano in ambito chimico, presenti soprattutto nella zona dell’hinterland milanese. Queste imprese producono molti prodotti, come detergenti, disinfettanti a base di alcool, molto richiesti e necessari in questo preciso momento. Nel quale è indispensabile riuscire a igienizzare e disinfettare le superfici il più possibile per cercare di contenere la diffusione del contagio da coronavirus.
Scurati ha inoltre aggiunto che è “giusta la preoccupazione legata alle scorte di alcool in Lombardia così come è corretta la conseguente richiesta in primis al governo attraverso deroghe e modifiche specifiche, e anche all’Europa, di rivedere le procedure e la regolamentazione legata al suo utilizzo. Se vogliamo anche su questo fronte dare una risposta alle aziende di questo settore, che spesso in piena emergenza forniscono in modo gratuito anche alle amministrazioni comunali intere scorte di disinfettante, dobbiamo evitare il meccanismo per il quale le scorte eccessivamente limitate diano origine ad un vergognoso aumento dei costi e dei prezzi o, peggio ancora, alla mancata produzione di quantità sufficiente di disinfettante”.
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