Coronavirus, il medico in prima linea: “Non possiamo intubare tutti”
“Qui lo scenario รจ drammatico, siamo alla saturazione e non possiamo intubare tutti: siamo costretti a fare delle scelte e so che non siamo neanche arrivati al picco della pandemia diย coronavirus”.
Cosรฌย Angelo Pan, direttore dell’unitร di Malattie infettiva dell’Asst di Cremona, fotografa la situazione โ ormai drammatica โ nelle corsie dell’ospedale locale.
La struttura รจ allo stremo delle forze, le corsie sono un via-vai perenne e i reparti di terapia intensiva e rianimazione non riescono piรน a far fronte all’emergenza sanitaria delย Covid-19.
Nella giornata di oggi, peraltro, verrร inaugurato l’ospedale da campo allestito nel parcheggio del nosocomio, che altrimenti non avrebbe piรน saputo dove ricoverare i contagiati. Una cerimonia con tanto di taglio del nastro alla presenza delle autoritร di regione Lombardia. Ma la voglia di festeggiare non c’รจ, nonostante โ dice il medico in un’intervista alย Messaggeroย โย “questo ospedale da campo di darร sollievo per qualche tempo”.
Ma le note dolenti sono ancora troppe. Negli scorsi giorni in cittร sono morte 28 persone:ย “Loย scenarioย รจย drammatico, lavoriamo cosรฌ tanto che non riusciamo nemmeno a tenerci aggiornati sui numeri. Ma la misura della gravitร me la dร il via vai di ambulanze, il suono delle sirene รจ incessante. Abbiamo tra i cinquanta e i sessanta accessi al giorno, l’ospedale รจ quasi saturo. Abbiamo riconvertito tutto per combattere il coronavirus. ร rimasto solo il reparto di oncologia e qualche letto in cardiologia, iย pazientiย ricoverati con patologie diverse dal Covid-19 sono solo una sessantina”.
Il primario, dunque, spiega la sua preoccupazione relativa alย piccoย del contagio in provincia, in sua opinione non ancora raggiunto:ย “Il problema รจ che non so se siamo arrivati all’apice delย contagioย nella provincia. Anzi, dai dati che ho visto non credo proprio lo si sia raggiunto. E la questione critica รจ che, se anche fossimo al punto massimo della diffusione dell infezione o in discesa, con sessanta accessi al giorno dobbiamo trovare i letti. Che anche con l’ospedale da campo non bastano. Cosรฌ ci stiamo organizzando per trasferire pazienti in varie strutture private della cittร , mentre altri andranno in ospedali fuoriย Cremona. La rete del sistema regionale funzione, iย malatiย perรฒ sono tantissimi”. E per forza di cose, causa misure di prevenzione e di contenimento, gli individui inย terapia intensivaย sono soli, impossibilitati ad avere contatti e il conforto dei familiari.
Il medico dice che i malati sono moltissimi e questo รจ il motivo, per il quale, purtroppo, i dottori in prima linea e in trincea avanzata contro il nemico-coronavirus sono costretti a prendere scelte strazianti, decidendo chiย intubareย e chi invece:ย “Se arriva una persona di novant’ anni con una grave insufficienza respiratoria non รจ detto che intubarla sia la soluzione piรน adatta, potrei anzi farle del male. Nel momento che stiamo vivendo, purtroppo, la scelta รจ obbligata da una situazione molto complessa”. Ma non ci sono solo anziani. Giร , perchรฉ all’Asst della cittร lombarda arrivano diversi pazienti dai 45 anni in su:ย “ร capitato qualche ragazzo, sono casi molto rari ma ci sono anche quelli, non รจ escluso nessuno”.
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