Forlanini, Zingaretti come la Boldrini che voleva abbattere il Foro Italico (video)


La spregiudicatezza della regione Lazio di Zingaretti sul Forlanini è indecente. E va denunciata in tutte le sedi. Istituzionali e politiche.

Si illude Nicola Zingaretti se pensa di poter mettere a tacere un grandissimo professionista della salute come Massimo Martelli (vedi video sotto) che in quell’ospedale salvò tantissime vite umane. E fa riflettere che una persona che oggi sta in isolamento per il coronavirus si opponga ad una soluzione che solo lui (e un suo patetico assessore) rifiuta.

Gli italiani lo devono sapere. Mentre tutti facciamo il tifo affinché per la terapia intensiva e tutto ciò che serve Attilio Fontana, governatore di una Lombardia ferita duramente, riesca nel suo intento con la Fiera, a Roma c’è ostruzionismo.

A Zingaretti da’ fastidio perché lo volle il Duce?

Non si chiedono migliaia di posti letto; né quelli fantasticati da una giunta che camuffa  quelli attuali degli ospedali per dimostrare di essere pronta. Sembrano la copia della Boldrini con l’obelisco del Foro Italico. Il Forlanini fu inaugurato dal Duce, si abbatta. E in effetti lo hanno lasciato nel degrado. Sempre loro. Zingaretti e soci. E vogliono darlo alle Ong, a quelli come Carola Rackete. Lo ha denunciato Roberta Angelilli e dalla regione silenzio.

Hanno tutti contro. Larghissima parte del centrodestra e soprattutto centomila cittadini che hanno firmato la riapertura dell’ospedale. Ne basterebbe un pezzo, cento posti letto, per far rinascere la speranza.

Hanno contro anche Italia Viva. Dice il deputato Michele Anzaldi: ”Come si fa a definire “fake news” una proposta avanzata da un medico autorevole e stimato come l’ex primario della struttura prof. Martelli, che in poche ore ha raggiunto su Change.org oltre 100mila firme?”.

La giunta del Lazio i malati li vuole sparpagliare senza alcuna logica. Dà una mano alle difficoltà della holding Gemelli. Settimane fa nell’ospedale fu addirittura trovato un cadavere putrefatto da sei mesi e dalla regione nessuno ha spiegato come fosse accaduto.

Zingaretti il no lo dice solo al Forlanini…

Il Lazio si inventa persino un pugno di posti letto destinati non ad una struttura specializzata in malattie infettive: bensì ad una piccola clinica cardiochirurgia la cui proprietà arriva a Roma dall’Emilia tanto cara a lorsignori. E un consigliere regionale di FdI, Giancarlo Righini, chiede spiegazioni su come si stanno spendendo i soldi dei cittadini. Emergenza deve fare rima con trasparenza.

Nel frattempo a Cassino esplode il focolaio Coronavirus, era l’allarme di ieri, ma lì ai centri Covid19 non ci hanno pensato perché magari i privati che lavorano da quelle parti non sono graditi al governatore e ai suoi uomini più faziosi e arroganti.

Non abbiamo dubbi che occorra remare tutti nella stessa direzione. Ma questo non significa avallare scelte incomprensibili e dettate dall’irascibilità di personaggi assolutamente inadeguati al governo di una regione importante come il Lazio.

Abbiamo il privilegio di avere nella Capitale lo Spallanzani, a cui guarda con ammirazione tutta Italia. Abbiamo dimostrato che si possono aprire in poche settimane ospedali chiusi da quarant’anni come il Sant’Andrea. Non sbagliate più, per favore: passata l’emergenza tutto questo non andrà in prescrizione.

Il Forlanini può essere riaperto anche se Virginia Raggi dice no alle Ong, lo si deduce da un documento della regione Lazio portato alla luce in questi giorni: se il sindaco di Roma vuole restituire il Forlanini alla città non ha che da comunicarlo a Nicola Zingaretti.

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