Morto ispettore di polizia. Forze dell’ordine in allarme

Il Coronavirus non sta risparmiando neanche gli uomini e le donne di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, molti dei quali sono contagiati.

Tanto che ieri si è registrato il primo morto, un ispettore capo proprio della Polizia di Brescia. Aveva 59 anni e ha contratto la malattia mentre era ricoverato per un’operazione al cuore. Dati ufficiali non ce ne sono, ma da un calcolo preciso si rileva che gli agenti attualmente positivi sono una ventina, tra Roma, Milano, dove un poliziotto è in terapia intensiva, Piacenza, Parma, Padova, ma in molte altre città italiane si registrano casi. Almeno un centinaio, invece, quelli in isolamento. A tal proposito sono state individuate, su indicazione del Capo della Polizia Franco Gabrielli, alcune strutture dove i presunti contagiati possono stare sotto vigilanza: tra tutte quelle di Tor Carbone, nella Capitale. Quatto i positivi a Cremona, altri quattro a Piacenza, dove alla scuola di Polizia è stato creato un centro di emergenza con 13 persone in isolamento oltre ai sintomatici gravi. Ma anche a Napoli c’è un funzionario malato.

L’agente della scorta di Matteo Salvini risultato positivo al Covid-19, invece, all’ultimo tampone era negativo. I servizi vengono organizzati in modo che il personale sia diviso in due gruppi: se un’unità è contaminata entra l’altra. Inoltre, alcuni turni sono stati estesi con orari continuati 8-20 e riposo il giorno successivo.

«Ma i disagi ci sono e ci sono stati – spiega il segretario del Sindacato autonomo di Polizia (Sap), Stefano Paoloni – con sistemi di protezione distribuiti col contagocce. Non è oltretutto semplice distinguere chi è sintomatico o meno. Abbiamo chiesto a Gabrielli che mascherine, guanti e altro vengano utilizzati ogni volta che l’agente viene a contatto con i cittadini. Ma anche che si pensi a chi è in isolamento e magari lontano dalle famiglie e ha difficoltà». E prosegue: «È importante che gli operatori di polizia siamo messi nella condizione di poter prestare servizio alla collettività nel modo più tutelato possibile».

Sicuramente più di 30, quindi, i contagiati della Guardia di Finanza, con decine di uomini in isolamento, soprattutto coloro che hanno operato nelle aree a maggior rischio della Lombardia. A Bergamo il comando provinciale ha chiuso perché su 28 militari 21 sono positivi. Il primo a restare contagiato è stato il comandante. Decine di uomini sono in quarantena. Ma anche tra i carabinieri ci sono problemi seri. A Palermo nove rappresentanti dell’Arma del comando provinciale sono malati di Coronavirus, ma ce ne sarebbero almeno altri 10 nelle varie province d’Italia, con circa 80 in isolamento. Ci sono poi tre vigili del fuoco dell’Accademia di Roma risultati positivi. Intanto, a Roma il sindaco Virginia Raggi ha nominato uno dei suoi generali in ausiliaria a capo della Protezione civile. Si tratta del generale Giuseppe Morabito, che ha preso il posto del generale Giovanni Savarese, attualmente in quarantena volontaria. Qualche protesta, quindi, proprio nella Capitale, perché in una circolare del Viminale si invitano i vigili urbani, vista la carenza di mascherine, a indossarle solo in particolari occasioni.

Malcontento anche tra la polizia penitenziaria. Domenico Capece (Sappe) fa presente che non ci sono abbastanza dispositivi di protezione individuale a fronte di un avvicendamento continuo del personale richiesto dal capo del Dipartimento Francesco Besentini.

il giornale.it

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