Più controlli e restrizioni: in arrivo una nuova stretta sui negozi?

Una nuova stretta sugli esercizi commerciali che possono restare aperti è al vaglio del Ministero dell’Interno, che sta valutando le diverse soluzioni per rendere più rigido e severo il decreto firmato pochi giorni fa dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte sull’emergenza Coronavirus in Italia.

Nelle scorse ore Luciana Lamorgese non ha escluso la possibilità di intraprendere misure più drastiche qualora ci dovesse essere bisogno, anche sui negozi: “Se non avremo i risultati sperati, siamo pronti a nuove scelte coraggiose”. La titolare del Viminale si è appellata agli italiani, a cui ha chiesto massima collaborazione e sacrificio per arginare il più possibile il contagio da Covid-19: “Evidentemente molti cittadini non hanno ancora compreso che uscire di casa senza un valido motivo e rimanere a stretto contatto con amici e parenti è da irresponsabili perché il virus è più veloce e più furbo dei nostri piccoli espedienti per aggirare le ordinanze”.

Proprio da qui nasce l’intenzione di apportare delle modifiche, soprattutto per chiarire l’ormai noto “stato di necessità” che spesso viene utilizzato come giustificazione per uscire di casa pure senza un valido motivo necessario. Per risolvere questa falla si sta infatti lavorando da ieri pomeriggio a una nuova circolare per rendere non solo meno aggirabili ma anche più chiare le disposizioni contenute nel decreto. Come riportato da Il Messaggero, non è da escludere che eventuali ulteriori chiusure possano essere comunicate mediante un nuovo decreto del premier.

Controlli più serrati

Intanto molti sindaci hanno provveduto a chiudere parchi e cimiteri, considerando che il virus continua a diffondersi. I dati parlano chiaro: nel primo giorno di “quarantena nazionale” sono state denunciate 4.275 persone sulle oltre 130.584 controllate dalle forze dell’ordine, a cui si aggiungono i titolari di 369 esercizi commerciali che non hanno rispettato le disposizioni.

Ma si può regolarmente uscire di casa per fare una passeggiata? Lo stesso Ministero ha precisato che è possibile farlo ma mantenendo la distanza di almeno un metro e senza creare assembramenti. Inoltre il capo del Dipartimento della protezione civile ha annunciato che l’autocertificazione “va portata anche da chi va a piedi”. Il messaggio che però si vuole far passare nuovamente è il seguente: muoversi dalla propria abitazione il meno possibile, a meno che non si abbiano motivazioni comprovate, di lavoro, di salute o esigenze primarie non rinviabili. Dunque sono previsti controlli più serrati, al fine di favorire la “deterrenza di comportamenti che non rispettino le nuove misure per il contenimento del Coronavirus”. E per farlo si potrebbe ritenere giusto ridurre il numero dei negozi autorizzati a rimanere aperti.

il giornale.it

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