Coronavirus, sepolture ogni mezz’ora in Val Seriana: un ritmo da guerra

La storia di Giorgio. Valoti, 70 anni, primo cittadino di Cene, storico rappresentante della Lega nel paese dove (nel 1990) il Carroccio fa eleggere per la prima volta un suo uomo a capo di un’ amministrazione, primo sindaco italiano che muore positivo al coronavirus nell’ ospedale di Bergamo, quello che è diventato la prima trincea italiana del Covid 19, apre uno squarcio sulle condizioni in cui si lavora in Val Seriana dopo il diffondersi del coronavirus. “C’ è una sepoltura ogni mezz’ ora”, dice l’ assessore ai servizi cimiteriali, Giacomo Angeloni intervistato da Repubblica. “Dobbiamo accogliere anche i feretri di persone decedute negli ospedali della città nella chiesa di Ognissanti”.

Nelle ultime ore il numero dei contagiati (aggiornato a 2.368) cresce ancora nella provincia più colpita d’ Italia. Il fuoco virale si concentra ancora su in Val Seriana: il primo focolaio lombardo insieme a Codogno. Da lì il virus ha iniziato a distribuire morte. Perché i primi casi sono stati sottovalutati: derubricati a forme influenzali aggressive.

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