Coronavirus, muro della Slovenia lungo il confine italiano. Alla faccia della Ue

Gorizia, 12 mar – La Slovenia ha eretto un vero e proprio muro lungo il confine con l’Italia per paura del contagio da coronavirus. Nella giornata di ieri sono rimbalzate le immagini dei blocchi alle frontiere messi dagli sloveni, mentre arrivavano le prime notizie ufficiali sulle misure per impedire il passaggio agli italiani. Dalla prefettura di Trieste è stata comunicata la chiusura di alcuni valichi: “Dalle 17 di oggi la Slovenia ha chiuso i valichi secondari di frontiera di Monrupino (Trieste) e di Basovizza/Lipizza, convogliando il transito veicolare nei tre valichi principali di Fernetti, Rabuiese e Pesek”. Inizialmente i valichi in questione sono stati “ristretti al fine di consentire controlli sulle persone in transito, con lo scopo di effettuare accertamenti in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Tali controlli potranno determinare significativi rallentamenti della circolazione stradale”. Ma era soltanto l’inizio, le immagini che circolavano sempre più sui social mostravano addetti sloveni che iniziavano a porre lungo la carreggiata alcuni blocchi di cemento armato per restringere la sede stradale.

Sarec annuncia la chiusura delle frontiere

Ieri il premier sloveno Marjan Sarec su Twitter ha annunciato di voler procedere con la chiusura delle frontiere con l’Italia, sulla falsa riga di quanto disposto dal collega austriaco Sebastian Kurz. Nel Paese ex jugoslavo l’emergenza coronavirus in Italia fa paura da quando sono apparsi i primi casi di contagio. Tanto che il premier Sarec ha deciso di vietare gli assembramenti all’interno del Paese.

Gorizia torna ad essere divisa in due

Gorizia quindi è nuovamente una città divisa in due, e questo ha scatenato l’arrembaggio ai bar sloveni, che non osservano le stesse restrizioni italiane. Il sindaco Rodolfo Ziberna ha riportato testimonianze di alcuni goriziani che hanno saltato gli ostacoli e sono andati nei bar in Slovenia. “Il più vicino è a trenta metri dal confine, è il bar dell’ex stazione ferroviaria della Transalpina, e in questo momento è stracolmo di goriziani, gomito a gomito per bere. Sono goriziani assolutamente idioti – ha denunciato ieri Ziberna – se si vogliono far del male che se lo facciano, ma purtroppo così facendo fanno del male anche agli altri. Ho mandato un avviso al comandante dei Carabinieri, al Questore, alla Polizia locale e ho chiamato anche l’amico Klemen Miklavic, sindaco di Nova Gorica”.

Le immagini del muro sloveno la dicono lunga su tutta la narrazione globalista e filo-Ue del siamo una grande famiglia, senza confini e senza barriere. Oggi gli sloveni mostrano a tutto il mondo che per proteggersi dagli italiani untori ben vengano i confini, e ben vengano le barriere.

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Adolfo Spezzaferro

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