Coronavirus, due “spie” in grado di predire se l’infetto si aggraverà: l’ultima importante ricerca da Wuhan
C’è un modo per predire se l’infetto da coronavirus si aggraverà. Secondo un gruppo di ricercatori del Tongji Hospital di Wuhan nel sangue ci sono due “spie” in grado di predire l’evoluzione dell’infezione in polmonite grave. All’interno dello studio pubblicato sul Chinese Journal of Tuberculosis and Respiratory Diseases, gli autori suggeriscono che l’aumento nel siero dei livelli di due sostanze – la citochina interleuchina-6 (IL-6) e il recettore dell’interleuchina-2 (IL-2R) – andrebbe monitorato per prevedere la severità e la prognosi di Covid-19.
A portare a questi risultati l’osservazione di alcuni malati, che, nel giro di 1-2 settimane, iniziavano ad accusare sintomi particolarmente gravi, dovuti a una “tempesta citochinica”. In poche parole: una risposta immunitaria che peggiora le condizioni degli infettati. I malati più gravi infatti presentavano l’aumento maggiore dei livelli sierici di IL-2R e IL-6 rispetto a quelli meno critici che invece mostravano i livelli più bassi delle due sostanze. Una buona novità che potrebbe cambiare la tipologia di approccio nei confronti di un’epidemia ancora sconosciuta.