Coronavirus, tre uomini fuggono dall’ospedale prima dell’esito dei test

Come riporta IlMessaggero, nel pomeriggio di ieri tre uomini di età compresa tra i 40 ed i 50 anni, due romani ed uno straniero impiegati in un ristorante, si sono presentati al pronto soccorso del nosocomio. Nonostante l’appello delle autorità sia chiaro, limpido e cristallino e vieta di recarsi negli ospedali se si crede di avere i sintomi da virus ma chiamare i numeri utili affinchè personale specializzato possa giungere direttamente nelle abitazioni, i tre uomini hanno fatto di testa loro.

I fatti

Una volta giunti al pronto soccorso, hanno spiegato ai medici di avere sintomi riconducibili al Coronavirus: tosse, febbre e stanchezza. I sanitari si sono attivati mettendoli subito in isolamento e sottoponendoli al test del tampone per verificare il loro reale stato di salute. I risultati, come si sa, non sono immediati ed occorre un po’ di tempo ma ecco che, durante l’attesa, accade l’inspiegabile: mossi da chissà quale motivo, i tre pazienti si sono come volatilizzati. Scomparsi.

Lo hanno scoperto i medici quando erano pronti a comunicare loro i risultati dei test. La Regione Lazio, allarmata, ha subito avvertito i carabinieri che si sono messi alla ricerca dei tre fuggitivi facendo scattare il piano di sicurezza.

Test negativi per due di loro

Ma qual’era stato l’esisto dei referti? Fortunatamente, per due di loro il tampone era risultato negativo ma, per un terzo, i medici avevano stabilito che il risultato fosse “dubbio” e per questo necessitava di essere ripetuto.

“La fuga dei tre pazienti è un gesto gravissimo – ha commentato Alessio D’Amato, l’assessore alla Sanità della Regione – così si mette a rischio l’incolumità pubblica, le regole sono severissime ed il comportamento dei tre è estremamente irresponsabile”.

Si cerca di capire per quale motivo i tre siano scomparsi dopo che, loro stessi, per paura del Coronavirus, si erano recati spontaneamente in ospedale per saperne di più. Si ipotizza che possano essere stati presi dal panico in attesa della risposta del test ma, ovviamente, questo non giustifica il loro comportamento anche perchè i tre uomini sono andati via senza sapere, effettivamente, quale fosse il loro reale stato di salute.

Qualche giorno fa, all’ospedale San Giovanni è morta una donna romana di 87 anni, ricoverata nell’Unità di terapia intensiva cardiologica e alcuni dipendenti sono stati posti in isolamento fiduciario. La donna era ricoverata dal 17 gennaio. “Stante il complesso quadro clinico è possibile affermare che la donna sia deceduta con il Covid-19 e non a causa dello stesso”, aveva precisato l’ospedale.

il giornale.it

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