Il grillino Morra definisce “ignoranti” gli italiani spaventati dai pasticci di Conte

Incredibile ma vero. Nel giorno del caos sul coronavirus, causato dalle fughe di notizie da Palazzo Chigi sulle misure eccezionali prese per la Lombardia ed altre 14 province, i grillini invece di fare autocritica se la prendono con gli italiani. Con quelli spaventati dalle contraddizioni del governo, dalle mosse sbagliate del premier Conte. Con quelli che nel dubbio si sono messi in viaggio, terrorizzati, verso il sud.

Coronavirus, il grillino Morra all’attacco degli italiani

Il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, si esprime così. “Quanto avvenuto nelle ultime ore mi fa venire alla memoria queste pagine di un grande meridionalista, Pasquale Villari. Non a caso contenute in un testo antologico dedicato all’analisi di mafia, camorra e brigantaggio nel Sud subito dopo l’Unità. Perché lì dove prospera l’ignoranza trionfa il male. Esattamente questo scritto è del 1866, ma potrebbe esser stato realizzato anche ieri sera per spiegare fenomeni da psicosi collettiva che si sono verificati in tante parti del paese. Appunto non comprendendo che quelli fossero i comportamenti più inadeguati e pericolosi per gli stessi che li ponevano in essere”.

Non è colpa di Conte ma di chi si spaventa

Lo scrive Morra su Facebook, dopo aver riportato questo brano del libro “I mali dell’Italia. Scritti su mafia, camorra e brigantaggio”, scritto dallo storico Pasquale Villari. “Bisogna che l’Italia cominci col persuadersi, che v’è nel seno della nazione stessa un nemico più potente dell’Austria, ed è la nostra colossale ignoranza. Sono le moltitudini analfabete, i burocratici macchine, i professori ignoranti, i politici bambini, i diplomatici impossibili, i generali incapaci, l’operaio inesperto, l’agricoltore patriarcale, e la rettorica che ci rode le ossa. Non è il quadrilatero di Mantova e Verona che ha potuto arrestare il nostro cammino. Ma è il quadrilatero di 17 milioni di analfabeti e 5 milioni di arcadi”.

Quindi la colpa del panico sarebbe degli italiani, della nostra colossale ignoranza. Non del presidente del Consiglio che non smentisce la bozze di un decreto che crea allarma, della sottovalutazione del fenomeno fatta dal governo fin dall’inizio…

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