Coronavirus: 6.387 malati, 366 morti, 133 in più in un giorno. Italia seconda solo alla Cina

Roma, 8 mar – Cresce paurosamente l’epidemia di coronavirus in Italia. Sono 6.387 i malati con un incremento di 1.326 persone in un solo giorno (+26,2%), e 366 i morti, 133 in più rispetto a ieri (+ 57% in un giorno). Il dato aggiornato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione civile. “Oggi ci sono 33 guariti in più, che diventano 622 (+5,6%). Registriamo 133 decessi, in totale 366”, annuncia Borrelli. Il numero totale dei casi totali di coronavirus è di 7.375. Cifra che tiene conto, oltre alle persone attualmente positive, anche dei guariti e dei decessi. E dai dati della Johns Hopkins University degli Stati Uniti emerge che il nostro Paese è al secondo posto nel mondo, dopo la Cina, per numero di vittime e di contagi.

In Lombardia 113 morti in 24 ore: “Impressionante”

La Lombardia si conferma la regione di gran lunga più colpita dall’epidemia di Covid-19 considerando che dei 366 deceduti con coronavirus in Italia 267 sono nella sola Lombardia, pari al 72,9% del totale. E che in 24 ore si registrano ben 113 vittime. Un “bollettino impressionante”, ammette l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. Altri 56 decessi sono avvenuti in Emilia Romagna e 18 in Veneto. Altre 6 Regioni contano tra 1 e 7 deceduti ciascuna. Per quanto riguarda i malati ricoverati in terapia intensiva, sono 650, ossia 291 in più rispetto a ieri. E di questi, ben 399 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 40 casi. Numeri che fanno paura, considerato che il rischio più grave è che il Sistema sanitario nazionale non riesca a gestire i ricoveri in terapia intensiva. Sono invece 3.557 i malati con sintomi ricoverati e 2.180 quelli in isolamento domiciliare. Il commissario ha poi detto che “tredici pazienti sono già stati trasferiti o sono in corso di trasferimento dalla Lombardia alle regioni limitrofe” per alleggerire le terapie intensive. Aumentano i contagi ma cresce anche l’impegno per contrastare il coronavirus.

Iss: “Dipende dai nostri comportamenti quanto circolerà il virus”

Il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro fa il punto sull’aumento dei contagi e dei decessi: “Parliamo sempre di pazienti molto anziani, il 60% sono ultra ottantenni, caratterizzati da più patologie croniche. Comunque hanno una mortalità più bassa rispetto alla stessa fascia di età dei dati della Cina con cui poterci comparare”. Brusaferro poi ribadisce l’importanza cruciale della prevenzione. “Non c’è una parte d’Italia completamente immune, ci sono parti d’Italia dove al momento il virus circola meno. Dipende dai nostri comportamenti quanto circolerà. In tal senso sono decisive le “misure di distanziamento sociale”. “Non è che se uno si sposta il tema cambia”, precisa in merito all’esodo di ieri sera dal nord Italia. Alla domanda su quando si pensa verrà raggiunto il picco dell’epidemia in Italia, infine, Brusaferro preferisce non sbilanciarsi: “Al momento non mi sento di fare previsioni“.

Ludovica Colli

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