Dai medici alle aziende. Arriva il piano-choc del centrodestra unito
C ome ha scritto Matteo Salvini sul suo profilo Facebook, non è il momento delle polemiche. «Gli insulti e i litigi del passato li mettiamo in freezer, perché prima viene l’Italia».
Il leader del Carroccio stende, insomma, la mano (ma soltanto idealmente, viste le prescrizioni mediche) al governo giallorosso. E che la collaborazione del centrodestra sia più che fattiva lo dimostrano i due incontri che si sono succeduti ieri. Il primo si è tenuto nell’ufficio di Salvini al Senato. Con lui Antonio Tajani e Giorgia Meloni. I tre hanno sentito Silvio Berlusconi al telefono per concordare alcuni dei passaggi principali della proposta che oggi i rappresentanti del centrodestra presenteranno dettagliatamente nel corso di una conferenza stampa. I tre hanno anche arruolato una squadra di «tecnici» che nel pomeriggio si è riunita nelle sale di Forza Italia, in piazza San Lorenzo in Lucina, per redigere il memorandum che oggi presenteranno prima alla stampa e poi al governo. Per Forza Italia c’erano Renato Brunetta, Sestino Giacomoni, Giorgio Mulè e Lucio Malan (con il padrone di casa Antonio Tajani intervenuto all’ultimo, visto che sarà lui oggi a presentare le proposte alla stampa), per la Lega Alberto Bagnai, e Giovanbattista Fazzolari in rappresentanza del partito guidato da Giorgia Meloni.
Ed è proprio la leader di Fratelli d’Italia ad essere stata nel corso del pomeriggio protagonista di una polemica a distanza con il premier Giuseppe Conte, che si era detto stupito di alcune dichiarazioni della leader di FdI. «Dispiace che Conte e mezzo governo perdano tempo a sostenere – commenta la Meloni – che avrei dato del criminale al presidente del Consiglio e a fare polemica, mentre non hanno trovato un minuto per rispondere alle proposte che ho inviato, a nome di Fratelli d’Italia, per fronteggiare l’emergenza coronavirus».
Il tavolo tecnico è partito da alcuni presupposti voluti fortemente sia da Silvio Berlusconi che dalla Meloni. Il momento richiede un forte appello di unità nazionale, cui il centrodestra nella sua compattezza di certo non si sottrae. «Il governo – ha sottolineato lo stesso Salvini – ci chiede responsabilità. E noi accettiamo ma pretendiamo partecipazione». E le proposte che in questi ultimi giorni sono state avanzate devono essere lette appunto come un contributo di idee appassionato e disinteressato. L’impegno, ha spiegato Tajani cercando di trovare una sintesi, deve concentrarsi su tre temi: Europa, economia, e salute-famiglia. «Proprio come si deve a livello sanitario pensare a terapie intensive per stanare il virus – ha detto il vicepresidente di Forza Italia – così si deve pensare a una terapia intensiva per la nostra economia. Per un periodo variabile tra due e quattro settimane».
Il piano shock che l’opposizione vuole suggerire al governo prevede dimensioni pari a quelle dell’avanzo primario del 2019, circa 30 miliardi di euro (che corrisponde più o meno a 1,7 punti di Pil). Poi l’arruolamento di almeno mille medici e tremila infermieri solo per la Lombardia, assicurare liquidità alle imprese, una moratoria sui versamenti fiscali (come Iva, Irap e Imu), e la cassa integrazione in deroga per tutti i settori interessati.
Tajani, Meloni e Salvini hanno mostrato ampio apprezzamento per le parole che il presidente Mattarella ha dedicato all’emergenza. Con particolare riguardo al «coraggio e alla competenza del nostro sistema sanitario» che, ricorda i tre, «va tutelato, rafforzato e incentivato».
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