Lo sbadato Giuseppi dimentica i soldi per Venezia

Che fine hanno fatto gli aiuti dell’Unione europea per Venezia, colpita nel novembre 2019 da una violenta inondazione?

A quanto pare, denunciano da Forza Italia, il governo Conte non ha chiesto alla Commissione europea l’anticipo del contributo del Fondo di solidarietà europeo, e non ha attivato il fondo corretto: «Una vicenda che dimostra che questo governo è inadeguato a gestire ogni tipo di emergenza», chiosano .

La richiesta di chiarimenti sul sostegno europeo a Venezia è stata fatta, mesi fa, dagli europarlamentari azzurri all’indomani dell’emergenza climatica nel capoluogo veneto. L’interrogazione, firmata da Silvio Berlusconi e Antonio Tajani, poneva alla Commissione Ue alcuni interrogativi precisi, a cominciare da quello sull’attivazione dell’esecutivo: «Il governo italiano ha presentato la richiesta di aiuti a titolo del Fondo di solidarietà dell’Unione?». La risposta è arrivata dalla commissaria europea per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira: «Il 10 gennaio 2020 le autorità italiane hanno presentato una domanda, in relazione ai danni causati da fenomeni meteorologici estremi verificatisi nell’autunno del 2019 in diverse regioni», con l’inclusione ovviamente dell’alluvione a Venezia. «Le autorità italiane stimano i danni diretti totali a circa 5,6 miliardi di euro. La Commissione sta attualmente valutando la domanda e, se risulteranno soddisfatte tutte le condizioni, proporrà al Parlamento europeo e al Consiglio la mobilitazione del Fondo di solidarietà (Fsue) nel più breve tempo possibile». Conclude poi la Commissaria: «L’Italia non ha comunque chiesto il versamento di un anticipo». Di norma, aggiunge poi la titolare della Coesione, «il Fondo di solidarietà non può fornire alcun sostegno diretto al settore privato ma può, in linea di principio, sostenere la salvaguardia del patrimonio culturale. Tale sostegno può essere fornito solo a seguito di una domanda ammissibile da parte dello Stato membro».

Reagisce il veneziano Renato Brunetta: «Perché il governo italiano non ha chiesto il versamento di un anticipo del Fsue, quando ne era legittimato? È possibile ancora fare qualcosa? Non avere risorse, per poter intervenire – conclude il deputato di Fi – sembra un vero delitto. Per Venezia, per i veneziani, per l’Italia». Era stato proprio Brunetta ad accompagnare Berlusconi in città, all’indomani della catastrofica «acqua alta», e il sindaco Luigi Brugnaro gli aveva rivolto un appello a «spiegare all’Europa e al mondo le difficoltà che vive Venezia». E Berlusconi assicurò il proprio impegno, garantendo collaborazione anche al governo: «Su Venezia non ci si può dividere o fare polemica politica: è un gioiello troppo importante, oggi in pericolo».

il giornale.it

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