Vedova e invalida, Nonna Luigia sfrattata a 94 anni. L’appello: “Così mi condannate a morte” (video)
Nonna Luigia sotto sfratto a 94 anni. Una storia che grida vendetta. Fermatevi. L’appello dell’anzianissima signora nel corso di “Fuori dal Coro su Rete 4 è un appello che fa male al cuore. “Non l’abbandoneremo”, ripete il conduttore assieme all suo studio sconcertato dalla vicenda. Le parole dignitose di nonna Luigia sono uno schiaffo a un Paese ingrato e lontano da chi soffre situazioni assurde, che non riescono a conciliarsi con la pietà umana.
“Stato, nemico subdolo”
“Egregio signor presidente, mi chiamo Luigia e abito dal 1977 a Milano in via Podgora. Sono vedova e invalida e sto per essere cacciata da casa mia. Ho cominciato a laorare a 13 anni. Sono scampata ai bombardamenti e alla fame. Ma oggi non ho scampo di fronte a un nemico più subdolo e determinato. Lo Stato”.
La signora è dignitosissima, composta, le sue parole affilate ma colme di dolore .“Questo Stato mostra i muscoli con i più deboli, questo Stato di cui andavo orgogliosa mi appare molto lontano”. Poi la richiesta al presidente della Repubblica Mattarella: Non chiedo elemosina, non chiedo pietà. Le chiedo solo di sospendere la mia esecuzione. E’ l’ultimo desiderio di una condannata a morte”. Lo studio si commuove
” Non la abbandoneremo” dice Giordano, insieme a Rita Dalla Chiesa, presente in studio ed ad Iva Zanicchi. Le circostanze sono diverse, ma il caso ricorda quello della signora Peppina, terremotata e costretta ad abbandonare la sua abitazione, senza sapere dove andare. All’epoca ci fu bisogno della sensibilità di Giorgia Meloni, ci fu bisogno di una petizione. I casi sono dissimili, ma l’insensibilità che in certi casi dimostrano le istituzioni è la medesima.