Il virus ce l’hanno in testa. Alla Camera si mettono a riparlare di ius soli

Decisamente il tempo del coronavirus è il momento giusto per parlare di ius soli. La Camera è infestata da uno strano morbo. Che non viene dalla Cina, bensì dalle menti assai malate di una sinistra che odia gli italiani.

Sono quelli che predicano a vanvera rispetto per le istituzioni. Ma le mettono alla berlina con discussioni fuori dal tempo e dalla realtà. Basta un tweet e leggere i commenti per rendersene conto.

Camera dei deputati@Montecitorio

Proseguono in Commissione #AffariCostituzionali le audizioni sulle nuove norme in materia di #cittadinanza e promozione del soggiorno e dell’#inclusione degli stranieri, con rappresentanti @cgilnazionale @UILofficial e @FIMCislStampa. Diretta: http://bit.ly/Audizione_AffCostituzionali_030320_2 … #OpenCamera

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4313:22 – 3 mar 2020Informazioni e privacy per gli annunci di Twitter299 utenti ne stanno parlando

Ius soli con il coronavirus

E’ proprio vero. Al tempo del coronavirus queste sono le urgenze del Parlamento. I nostri sguardi sono attoniti: da una parte le strade deserte di Codogno. Dall’altra parte l’imbarazzo per l’assalto al porto di Pozzallo. E poi quello di Messina. Immigrati clandestini arrivano mentre noi ce la facciamo addosso per paura del coronavirus.

E in mezzo la diretta della Camera per vedere – era lo spettacolo in onda ieri – i sindacalisti in fila nella commissione affari costituzionali, presieduta dal rosso grillino Brescia (nella foto in buona compagnia…). Che cosa possa saltare in testa a questi onorevoli parlamentari non lo capirebbe neppure lo specialista più bravo. Sono solo capaci di far indignare un popolo.

È la bolla che si sono costruiti da soli, la Camera dei Deputati. Non sanno che c’è vita oltre il portone di Montecitorio. Una pessima vita sconvolta da una politica improvvisata che ha scatenato il panico nella Nazione. Ma siccome le disgrazie non vengono mai sole, loro si mettono a parlare di cittadinanza allo straniero. E questo accade mentre in tutto il mondo ci trattano da appestati, gli italiani sono considerati portatori del Covid 19, ma noi siamo gentili e senza rancore. La legge sarà inutile, perché di questo passo saranno i clandestini a non voler più venire in casa nostra. Se la possiamo chiamare casa nostra.

Di questi tempi pensavamo che in Parlamento si parlasse di salute. Di economia da far ripartire. Di scuole dove educare i nostri ragazzi a non rischiare contagi. Macché, la loro priorità – vergognosa – si chiama ius soli mentre c’è il coronavirus.

Rappresentano solamente se stessi

Lo possiamo dire? Questi rappresentanti del popolo in realtà rappresentano sempre più solo se stessi, le loro idee insensate, perché da troppo tempo vivono nella bambagia distante dal popolo. E non si rendono conto del male che provocano all’Italia.

Tra due minuti sprofonderemo in piena recessione, dovremo supplicare l’aiuto che l’Europa ci nega e che ti fa la Camera dei Deputati? Pensa a come spalancare le frontiere. Ma allora non state così male, fratelli italiani, bofonchieranno a Bruxelles. Evidentemente avete risolto ogni problema se avete ricominciato a parlare di questa roba. Siamo tanto contenti per voi. Ma proprio tanto, ci diranno.

Questi svergognati che comandano nelle istituzioni sono da rimandare a casa al più presto, perché la loro demagogia ci fa solo male. E non è più neppure una questione di merito, perché basta il titolo di una norma in discussione per capire da che parte punta la loro testolina.

Ci ribelliamo. Non ne possiamo più. Sono insopportabili. Per questa gente il popolo italiano deve continuare ad avere paura. E pagare tasse. Con le quali manterremo loro e chissà quante centinaia di migliaia di clandestini vorranno portarci ancora qui dentro.

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