“Il paziente zero è la globalizzazione”. Striscioni di CasaPound sul coronavirus in tutta Italia
Roma, 27 feb – Dopo la possibilità di trasferire la produzione nel terzo mondo e quella di importare nuovi schiavi da usare come “esercito industriale di riserva”, oggi la globalizzazione ci fa un nuovo regalo: la libera circolazione dei virus. Per questo CasaPound punta il dito contro la globalizzazione, indicata come “paziente zero” in centinaia di striscioni affissi su tutto il territorio nazionale. Il riferimento è ovviamente all’emergenza coronavirus che sta colpendo l’Italia, agli errori del governo nella gestione della situazione ma anche alla propaganda della sinistra globalista, che nelle scorse settimane si è preoccupata soltanto di stigmatizzare eventuali discriminazioni contro i cinesi.
La superficialità del governo
“Sono apparsi questa notte in oltre cento città italiane striscioni col simbolo della tartaruga frecciata e la scritta “Il paziente zero è la globalizzazione””, si legge nel comunicato di CasaPound Italia. “Frontiere spalancate, quarantene non effettuale, una colpevole sottovalutazione da parte del governo del pericolo di diffusione del virus in Italia non costituiscono mera superficialità, ma l’effetto di un’ideologia nefasta, che ha da tempo rinunciato a qualsiasi difesa della sovranità nazionale per assecondare le peggiori pulsioni globaliste”.
La mancata quarantena a Prato
“Un’ideologia”, prosegue il comunicato, “che ha permesso che il 23 gennaio, a epidemia già in corso, si facessero atterrare a Fiumicino oltre 200 passeggeri provenienti direttamente da Wuhan, che si interrompessero i voli dalla Cina solo dopo i primi 3 contagiati in Italia, ma senza alcun controllo sulle triangolazioni, che per il rientro di 2500 cinesi in Toscana ci si limitasse ad aprire un ambulatorio senza alcun tipo di controllo obbligatorio né quarantena. Ecco perché è proprio la globalizzazione il paziente zero responsabile del contagio in Italia”.
Davide Romano