Le Pen mette nel mirino l’Italia: “Adesso chiudere le frontiere”
C’era da aspettarselo: in Europa iniziano ad essere preoccupati per quello che sta avvenendo in Italia per via del Coronavirus.
La prima a chiedere di controllare le frontiere che separano il resto d’Europa dal Balpaese è stata Marine Le Pen, che ha specificato come la sua richiesta sia valida soltanto nel caso di “situazione fuori controllo”. La leader del Rassemblement National ha preso posizione nel corso di una puntata di Grand Jury RTL-LCI-Le Figaro, così come riportato dall’Adnkronos. Il fatto che i contagi certificati in Italia stiano aumentando di giorno in giorno, insomma, non lascia indifferenti Oltralpe. E le contromisure mediche da prendere nei confronti di chi supera i confini nazionali potrebbero salire di livello e di attenzione. Marine Le Pen, poi, ha rimarcato come Emmanuel Macron ed i suoi vertici esecutivi non si siano adoperati come dovrebbero a livello cautelativo. Si tratta più o meno dello stesso messaggio che Matteo Salvini sta inoltrando nei confronti del governo giallorosso guidato da Giuseppe Conte. Il fronte sovranista è d’accordo sull’urgenza di disposizioni restrittive. E questa non è poi una così grossa novità.
I virgolettati del vertice del lepenismo sono espliciti: “Oggi o domani serviranno forse dei controlli alle frontiere”. Il timore di Marine Le Pen ci riguarda da vicino. Può aver influito la percezione che dalle nostre parti circolino dosi eccessive di quello che, sempre i sovranisti, chiamano “buonismo”? Non lo sappiamo con certezza. Di sicuro c’è che un esponente politico europeo ha ventilato l’ipotesi di alzare un bel muro, per nulla metaforico, che possa separare l’Italia dalla Francia. C’è una conditio sine qua non, ma intanto l’eventualità è stata posta. Il Coronavirus, che sui nostri territori è quantomeno comparso, non deve passare altrove: il messaggio di Marine Le Pen potrebbe essere il primo di una lunga serie. Sul trattato di Schengen, com’è noto, si discute. Il ministro della Salute Roberto Speranza, come ripercorso sempre dalla fonte sopracitata, si è schierato dalla parte di chi ritiene che una sospensione della libera circolazione non sia “giustificata dal punto di vista scientifico”. Vedremo cosa decideranno le varie cancellerie. Intanto Macron potrebbe recepire l’invito della Le Pen. Con tutto quello che ne consegue.
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