Coronavirus, c’è la seconda vittima: una donna residente in Lombardia
I casi di contagio di Covid-19 continuano ad aumentare ora dopo ora. Al momento si sono superati i trenta casi di contagio, sarebbero addirittura 34. Tutti fra la Lombardia, il Veneto e il Lazio (la coppia di turisti cinesi e il ricercatore italiano rientrato da Wuhan).
Questa notte c’è stata la prima vittima, si tratta di Adriano Trevisan, pensionato di Vo’ Euganeo (Padova) già ricoverato da 15 giorni nel reparto malattie infettive all’ospedale di Schiavonia (Padova). Il 78enne era risultato positivo al coronavirus insieme a un altro uomo di 67 anni che frequenta il suo stesso bar del paese. I due, inizialmente, erano stati ricoverati in ospedale per un’infezione polmonare. Adesso, in attesa dei riscontri del secondo test effettuato nelle prossime ore dall’Istituto Spallanzani di Roma, si stanno ricostruendo tutti i loro spostamenti. Non è ancora chiaro come i due possano aver contratto il virus.
E dopo il triste annuncio di questa notte, poche ore fa è stato comunicato che ci sarebbe un secondo caso di morte per coronavirus. Si tratterebbe di una donna residente in Lombardia, ricoverata con la polmonite. La certezza del decesso dovuto al coronavirus si avrà quando arriveranno gli esiti del test al quale si era sottoposta nelle scorse ore la donna. A quanto apprende l’Adnkronos da fonti qualificate, infatti, la donna era stata ricoverata ed era in attesa del risultato del tampone.
La donna, stando a quanto apprende l’Adnkronos, aveva 78anni ed era di Casalpusterlengo. La donna viveva da sola.
Il terzo caso di contagio in Veneto
Intanto, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato che presto anche in Veneto saranno adottate misure restrittive come quelle decise per 10 comuni “a rischio” nel Lodigiano. Qui, infatti, le scuole, le manifestazioni pubbliche e tutti gli eventi sono stati cancellati. La drastica decisione del ministro Speranza arriva dopo che questa mattina è stato confermato il terzo caso di contagio a Dolo, in provincia di Venezia. Esattamente a una cinquantina di chilometri di distanza da Vo’ Euganeo, dove ieri sono stati registrati i primi casi e il primo morto da coronavirus. Il terzo caso in Veneto riguarda un uomo di 67 anni che ora è ricoverato in rianimazione a Padova. “Non capiamo ancora come sono avvenuti i contagi”, ha aggiunto il ministro.
Il 67 anni di Mira, nel Veneziano, era stato inizialmente portato al pronto soccorso di Mirano, poi in rianimazione di Dolo e infine (considerando il peggioramento delle condizioni di salute) è stato trasferito a Padova dove ora è ricoverato in rianimazione. Questo è “un altro caso di scuola perché non ha avuto nessun contatto da un portatore primario quindi si può dire che questi tre casi dimostrano che il virus è ubiquitario come accade per la sindrome influenzale che non si sa da chi lo si ha preso”.
Altri casi di contagio in Lombardia
Una nuova persona, questa mattina, è risultata positiva al Covid-19 a Sesto Cremonese. Il Comune ha invitato la cittadinanza “a limitare di intrattenersi in luoghi di ritrovo ed assembramento pubblico (es. bar, impianti sportivi, luoghi religiosi…)”. Nella nota diramata su Facebook si legge: “Chi ha sintomi influenzali o problemi respiratori non si rechi assolutamente al Pronto Soccorso, ma si rivolga al 112”.
Un altro caso di coronavirus si sarebbe registrato anche a Pizzighettone, comune in provincia di Cremona.
Il quadro clinico del 38enne di Codogno
Al momento, dopo la morte del 78enne di Vo’ Euganeo e della donna residente in Lombardia, il caso più grave resta quello del 38enne che era ricoverato all’ospedale di Codogno. Le sue condizioni sono al momento stabili ed è stato trasferito all’ospedale di Pavia. Ma resta confermata l’intenzione di un trasferimento all’ospedale Sacco di Milano quando il quadro clinico del paziente lo permetterà.
E in questo continuo aumento di contagi, non si hanno ancora certezze su chi sia invece il “paziente zero” in Italia.
Il numero dei decessi a livello mondiale
Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, il bilancio dei morti a livello mondiale è, secondo il calcolo della Johns Hopkins University, a quota 2.360. Il totale dei casi confermati di contagi è a quota 77.662, i pazienti guariti sono 21.029. Il direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom, ha scritto su Twitter che nell’80% dei casi il contagio da coronavirus è lieve, nel 20% è critico e nel 2% dei casi riportati “il virus è fatale”
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