Ghera (FdI): «Zingaretti regala la casa agli occupanti abusivi e agli immigrati irregolari»
«Quello che è successo la scorsa notte alla Pisana è scandaloso. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che è anche il segretario del Partito Democratico che oggi governa la nazione, con il suo partito e con la sua maggioranza ha votato un documento che trasgredisce ogni regola e ogni legge. Se alcuni cittadini hanno diritto ad una abitazione è giusto che gli venga data seguendo, però, i regolari bandi come fanno tutte le altre persone».
Ghera e lo scandalo degli alloggi popolari
Non fa sconti il capogruppo di FdI in Regione Lazio, Fabrizio Ghera, nel commentare l’approvazione del collegato da parte della maggioranza di centrosinistra. Nel testo, infatti, è stata inserita la possibilità di destinare, a seguito degli sgomberi delle occupazioni abusive presenti a Roma, il 10 per cento degli alloggi popolari della città all’emergenza abitativa. Questo dieci per cento verrà destinato agli occupanti abusivi in deroga alla legge regionale che stabilisce, tra i requisiti per l’assegnazione, la cittadinanza italiana o il possesso di un permesso di soggiorno. Quindi, anche gli immigrati irregolari potranno accedere agli alloggi popolari.
Scavalcare la graduatoria
«Ci troviamo di fronte a quella che per noi è una cosa impossibile da sostenere. Con questa procedura, infatti, si cerca di assegnare a persone che non hanno né la nazionalità italiana né la residenza nella nostra regione, alloggi popolari. Ci sono stranieri che sono qui da tanti anni, si sono integrati, lavorano in Italia, rispettano le nostre leggi e le nostre tradizioni, hanno fatto domanda per le case popolari e verranno ovviamente aiutati. Ma, soprattutto, ci sono cittadini italiani in difficoltà che da anni sperano di coronare un sogno: ricevere un alloggio popolare. È assurdo, però, che chi arriva da un’altra parte del mondo e si trova nel nostro Paese da poche settimane di fatto riesca a scavalcare ogni tipo di graduatoria a danno delle altre persone che noi abbiamo cercato di tutelare anche attraverso una proposta di modifica alla legge n. 12 del 1999».
Illegittimità costituzionale
Ghera dice ancora: «Durante la seduta, poi, di fronte ad un maxiemendamento di quasi 160 commi e che porta modifiche legislative in tutte le materie in cui la regione può intervenire, la presidenza, in spregio ad ogni principio democratico, ha messo il “bavaglio” all’Aula. Inserendo rigidi paletti negli interventi dei consiglieri i quali non hanno avuto la possibilità di replicare ai numerosi provvedimenti inseriti nel testo distribuito».
Ghera, nel suo ultimo intervento, ha dichiarato: «Questo è l’unico intervento che merita questa legge», per poi indossare un bavaglio e mostrare la bandiera Tricolore. «Nei prossimi giorni – ha concluso – chiederò un parere sull’eventuale illegittimità costituzionale della norma approvata in quanto lesiva dei principi di ragionevolezza, uguaglianza e non discriminazione».