Roma, allarme della Procura: “Bambini si prostituiscono anche a 10 anni”
Roma, 19 feb – E’ allarme prostituzione minorile a Roma. A lanciarlo è stato oggi il pm Maria Monteleone, sostituto procuratore nella capitale e coordinatrice del pool che si occupa dei diritti dei minori. Monteleone, durante l’audizione alla commissione parlamentare di inchiesta per l’infanzia e l’adolescenza, ha parlato di “uno dei fenomeni più inquietanti che ha come vittime i minori, sia bambine che bambini. E che purtroppo vede sempre più protagonisti anche bimbi con meno di 14 anni, quindi anche di 13, di 12 o di 10 anni. Nell’ultimo anno giudiziario sono stati 31 i nuovi procedimenti”, nel circondario del tribunale e della Procura di Roma.
L’impennata della prostituzione minorile
Si tratta insomma di una situazione grave e decisamente preoccupante, perché se è vero che purtroppo non si tratta di una novità assoluta, il pm ha precisato che negli scorsi anni “c’era stata un’impennata in questa materia dopo la vicenda delle cosiddette ‘baby squillo’”. Nel 2019 poi Monteleone riferisce di “117 nuovi procedimenti per l’ipotesi di atti sessuali con minorenni”, giudicando “inquietante il costante aumento del delitto di adescamento dei minori commesso attraverso la rete internet”. Non solo, lo scorso anno sono aumentati pure i casi di “abusi su minori all’interno delle scuole fin dalla primissima infanzia, e cioè riguardanti bimbi della fascia 0-3 anni ma anche quelli dai 3 ai 5 anni”.
Allarme pornografia
Siamo dunque di fronte a una piaga sociale dai contorni decisamente agghiaccianti. Sempre a Roma ci sono tra l’altro 50 procedimenti penali aperti nel 2019 per reati riguardanti atti osceni compiuti in prossimità di luoghi frequentati da minorenni. Il pm della capitale ha evidenziato inoltre la preoccupante escalation della pornografia minorile: “Nel circondario giudiziario di Roma, i dati statistici rilevano un costante e significativo incremento dei reati (come i maltrattamenti in famiglia e la violenza sessuale) che vedono come persone offese i minori di 18 anni, ma il dato più inquietante è rappresentato dai 262 nuovi procedimenti penali aperti nel 2019 per il reato di pornografia minorile“.
Alessandro Della Guglia