Jole Santelli “arruola” il Capitano Ultimo: sarà assessore all’Ambiente della Regione Calabria

“Colpaccio” di Jole Santelli nella formazione della giunta regionale calabrese. La neogovernatrice è riuscita a convincere il colonnello Sergio De Caprio, meglio noto come “Capitano Ultimo”, ad assumere l’incarico di assessore. A De Caprio va una delega tanto delicata, quanto centrale in una regione come la Calabria: sarà assessore all’Ambiente.

Il servizio del Capitano Ultimo a difesa dell’ambiente

Santelli ha dato l’annuncio dell’incarico durante una breve conferenza stampa alla Camera. Vi ha partecipato anche lo stesso De Caprio, calabrese d’adozione grazie alla cittadinanza onoraria che gli ha dato il comune di Orsomarso. Perché l’incarico diventi operativo ora si attende solo il nulla osta dei Carabinieri, nei quali il 59enne Capitano Ultimo serve praticamente da tutta la vita. De Caprio, infatti, è entrato nell’arma dopo l’accademia militare della Nunziatella e tra l’altro, oltre a mettere a segno il famoso arresto di Totò Riina, ha anche servito per 15 anni nel reparto speciale del Noe, il Nucleo operativo ecologico. Ha sviluppato quindi una specifica, profonda competenza sull’ambiente. E, soprattutto, in tema di contrasto alla criminalità che lo opprime, contro la quale ha svolto numerose indagini.

“Tutelare le comunità calabresi dalle mafie”

“Il mio obiettivo è tutelare l’autodeterminazione delle comunità calabresi senza l’interferenza delle mafie di ogni tipo”, ha detto il Capitano Ultimo, che anche in conferenza stampa alla Camera è arrivato con il volto coperto, come avviene ormai da oltre due decenni da un lato per poter meglio svolgere i propri compiti investigativi dall’altro per garantire la propria incolumità di fronte alle numerose minacce di morte subite. È stata poi Santelli a ricordare come l’ambiente rappresenti per la Calabria un serbatoio di enormi potenzialità. Opportunità troppo spesso, però, lasciate inespresse anche per via dell’incidenza della criminalità organizzata. Dal tema dei rifiuti, in cui le mafie sguazzano, a quello della depurazione delle acque e delle bonifiche, fino alla valorizzazione delle aree protette, De Caprio accetta un incarico per cui già esiste una fitta agenda, alla quale ora sta a lui dare un serrato ruolino di marcia.

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