Salerno, sequestrati 150 chili di carne pericolosa per la salute dei consumatori
Sono oltre 150 i quintali di carne fresca sequestrati a Salerno. Il blitz dei carabinieri del Nas ha permesso di scoprire uno stabilimento autorizzato alla macellazione che non rispettava le norme sull’igiene e sulla sicurezza dei consumatori.
I militari hanno trovato ambienti non idonei dove venivano lavorate e manipolate le carni fresche, con tutti i rischi per la salute di chi avrebbe poi mangiato quel prodotto, che era privo di informazioni per quanto riguarda tracciabilità e provenienza, che è risultata poi essere carne suina importata abusivamente e priva dei requisiti minimi di sicurezza igienico-sanitaria.
Oltre al sequestro, i carabinieri del Nas hanno comminato ai titolari dell’impresa una multa di 1500 euro. Appena pochi giorni fa, vi era stata un’operazione simile nel Nolano, dove nel laboratorio di una macelleria erano state rinvenuti carni all’aperto, in spregio di ogni norma di pulizia, e che era anche abusivo. Nell’area macellazione, addirittura, erano stati trovati pavimenti sporchi, finestre rotte e quasi 30 chili di insaccati da poco lavorati e appesi a dei pali in legno.
Tempo fa, ad Acerra, nel Napoletano, sono stati sequestrati 55 chili di carne di cavallo. Dai controlli dei militari è emerso che in un negozio del centro del Comune di Acerra, erano stati proposti in vendita ai consumatori ben cinquantacinque chilogrammi di carne equina che, però, non era corredata dalle imposte indicazioni di tracciabilità prescritte dalla legge. Perciò è scattato il sequestro della merce.
Ma non è tutto. Perché i controlli si sono estesi anche nella vicina città di Poggiomarino dove è stato sanzionato un altro esercizio commerciale per motivi analoghi. Qui, infatti, i carabinieri forestali hanno scoperto che erano prive di ogni tracciabilità trentuno confezioni di alimenti di vario genere, dalla farina fritta ai germogli di soia, dalla carne d’anatra alle zampe di pollo e alle barrette di soia. Inoltre, difformità rispetto alle leggi imposte in materia, sono state riscontrate anche su ventiquattro lattine di té. Anche in questo caso è scattato il sequestro.
La tracciabilità degli alimenti è la pietra miliare delle politiche sulla sicurezza alimentare ed è stata concepita per rendere trasparente la scelta dei cibi. Il suo scopo è quello di fornire ai consumatori informazioni accurate sui prodotti affinché possano effettuare scelte consapevoli ma, soprattutto, di garantire la circolazione di alimenti sani e sicuri grazie alla possibilità di ricostruire l’intero percorso dei prodotti, dalla materia prima al consumatore finale, per poter ritirare tempestivamente dal mercato quelli a rischio. Il mancato rispetto da parte degli operatori del settore alimentare e di mangimi degli obblighi in materia di tracciabilità comporta delle sanzioni amministrative pecuniarie, salvo che il fatto posto in essere costituisca reato.
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