“Toti a testa in giù”. A Genova scritta contro il governatore. E lui: “Ci vuole ben altro per fermarci”
“Toti a testa in giù”. E’ la scritta comparsa questa mattina sul muro di un sottopassaggio a Sampierdarena, uno dei più popolosi quartieri di Genova. Denunciata dallo stesso governatore della Liguria con un post su Facebook. “Che tristezza. E la sinistra democratica muta… Ci dispiace per voi ma serve ben altro per fermarci!”, scrive sulla sua bacheca. E posta la foto che lo ritrae sorridente accanto alla scritta a spray nero.
E’ stato proprio Toti a notarla. Il caso è già all’attenzione delle forze dell’ordine. La frase sarà cancellata. Le parole evocano la barbara uccisione di Mussolini e l’esposizione del cadavere appeso per i piedi a piazzale Loreto. Uno degli atti più vergognosi della nostra storia nazionale.
Un’ennesima testimonianza del clima di odio ideologico alimentato dal fronte anti-sovranista contro l’opposizione e il centrodestra. Anche il più moderato rappresentato dal governatore ligure ex azzurro. L’offesa arriva a poche ore dalla presentazione della lista con cui Toti concorrerà alle elezioni regionali della prossima primavera. In una sala di un albergo di Genova. Lo stesso in cui cinque anni fa partì l’esperienza della sua candidatura, all’epoca come esponente di Forza Italia.
Centinaia e centinaia i commenti di solidarietà e incoraggiamento. “Altro che testa in giù. Lei deve andare sempre a testa alta, così loro creperanno… Io sono Laziale e l’ammiro tantissimo, magari ci fosse lei al posto di quell’infame di Zingaretti”, è uno dei più coloriti. “Le persone possono avere idee diverse, siamo in democrazia. Ma scrivere frasi offensive è da meschini!! Avanti presidente! Come diceva il sommo ‘non ti curar di loro, ma guarda e passa’.”