Coronavirus, la Cina ha mentito al mondo: Xi Jinping sapeva, clamoroso autogol sulla rivista di partito
Ora non รจ piรน soltanto un sospetto.ย La Cina sapeva del coronavirusย ben prima di dare l’allarme e avvertire il mondo del rischio-contagio. Emergono ora infatti le parole del presidenteย Xi Jinpingย dello scorso 3 febbraio in un discorso ai dirigenti del partito comunista, a cui – come riportaย Corriere.itย – aveva detto: “Il 7 gennaio, ho dato ordini verbali e istruzioni sulla prevenzione e il contenimento del coronavirus”. Le parole sono state pubblicate sulla rivista del partito,ย Qiushi, che curiosamente significa “cercare la veritร ”. Un clamoroso autogol del regime, che conferma il sospetto che covava tutto il mondo: la Cina ha taciuto perdendo tempo prezioso agli inizi dell’emergenza. Per inciso, il primo caso sospetto di “polmonite misteriosa” era stato registrato aย Wuhanย all’inizio di dicembre. Un silenzio, dunque, che potrebbe essere ancor piรน lungo rispetto al 7 gennaio di cui parla Xi Jinping.
La Cina, fino al 20 gennaio,ย riferiva di 45 casi accertati e di “infezione misteriosa”. Il 18 gennaio gli epidemiologi dellโImperial College di Londra spiegarono che i conti non tornavano: i contagi non potevano essere meno di 1.700, cifra ottenuta da semplici calcoli statistici. Soltanto ilย 20 gennaioย la Cina ammise che la situazione era grave: il coronavirus era giร una epidemia, il conteggio ufficiale dava conto di 4 morti e oltre 200 contagiati (cifre da sempre messe in discussione). Eppure, ancora il 20 gennaio la Commissione sanitaria nazionale sosteneva che il coronavirus fosse “prevenibile e contenibile”. Per certo, ora, sappiamo che giร il 7 gennaio Xi Jinping diede le prime istruzioni per gestire l’emergenza, ben 13 giorni prima dell’allarme generale