Santori sgrida il governo: “Ci sono tanti bombaroli dentro”
Mattia Santori vuole apparire super partes, ma non gli riesce. Così ora ha pensato di mettere nel mirino il Movimento 5 Stelle, che oggi scende in piazza contro i vitalizi: “Pensino piuttosto ai decreti sicurezza.
Da loro riceviamo solo attacchi, da quando è uscita la foto con Benetton hanno rivelato il terrore che hanno nei nostri confronti, forse l’uscita di Stephen Ogongo dalle sardine romane non è stata casuale”. E ha rivelato che sono molti i “delusi del M5S” che “guardano con favore alle sardine”, ma ha precisato: “Sarà un processo lungo”.
Nell’intervista rilasciata a La Repubblica, il pesciolino si è voluto soffermare sui tanti problemi che dividono il governo giallorosso, messo quotidianamente alla prova da tensioni e provocazioni: “La prescrizione è un pretesto, la percezione di chi vede da fuori i palazzi della politica è che non si stia inseguendo una linea politica, ma le prossime elezioni”. A suo giudizio nell’esecutivo “ci sono tanti bombaroli” e questo è “un peccato, non tanto per questo governo, ma perché ancora una volta viene messo in secondo piano il governo e il bene del Paese rispetto a personalismi e a convenienze elettorali”.
“Abolire i decreti Sicurezza”
Il fondatore del movimento anti-Salvini ha ribadito la categorica opposizione ai decreti Sicurezza: l’abrogazione però non dipenderà esclusivamente dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Sono l’emblema di come si costruisce consenso sulla pelle della povera gente”, ha spiegato. Un tema importante è rappresentato dalla democrazia digitale: “Tutti noi abbiamo subito l’odio on line”.
Il prossimo obiettivo è quello di ottenere un incontro con il premier: “Siamo in contatto, ma chiaramente osservando l’andamento di questi giorni l’incontro con le sardine non è certo una priorità, valuteremo nei prossimi giorni”. La telefonata che c’è stata la scorsa settimana “è stata una chiacchierata amichevole, l’idea era di fare un incontro diverso dal solito, non con una delegazione a Palazzo Chigi: magari quello lo visiteremo, ma poi vogliamo uscire”. E hanno avanzato la proposta di “essere più numerosi di un gruppetto di tre o quattro”. Santori però ha precisato perché vuole evitare che passi un messaggio sbagliato: “In questo momento non abbiamo organi eletti né rappresentativi di tutto il movimento, per questo non cerchiamo un incontro formale”.
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