Gregoretti, Alessandro Sallusti boccia il premier Conte e i Cinquestelle: “Vigliacchi”
Triste quella politica che – invece che alle urne – affida ai magistrati il compito di regolare i conti in sospeso e indirizzare l’ attività di governo. È quello che è accaduto con il sì del Senato alla richiesta della procura di Catania di processare Matteo Salvini per il blocco momentaneo della nave Gregoretti carica di immigrati avvenuto la scorsa estate, quando il leader della Lega era anche ministro dell’ Interno. Lo scrive Alessandro Sallusti nel suo editoriale sul Giornale in edicola giovedì 13 febbraio.
Fa un certo effetto quindi vedere i corresponsabili di allora, cioè Conte e i Cinque Stelle, lavarsene oggi le mani per convenienza politica e mandare a processo il solo Salvini, peraltro dopo avere fatto di recente altrettanto con la nave Ocean Viking (undici giorni al largo, con 130 persone a bordo). Che la politica non sia cosa per educande ci era noto. Ma quando diventa vigliacca è inaccettabile. E ci sarà un motivo se ieri Conte e i suoi ministri, non presentandosi in Aula, sono scappati dal luogo del delitto come degli Schettino qualsiasi. E nessuno che gli abbia urlato: signor premier, cazzo, torni a bordo (ma sappiamo: la nave Italia è senza capitano da un bel po’).