Pm di Agrigento chiede proroga per le indagini su Carola Rackete

La procura di Agrigento ha chiesto una proroga di sei mesi per le indagini che sta portando avanti su Carola Rackete e sul caso Sea Watch 3, uno dei piรน importanti tra quelli che la scorsa estate hanno riguardato le Ong.

Lo si legge in un lancio dellโ€™agenzia Agi, secondo cui i magistrati agrigentini vorrebbero piรน tempo per valutare ed acquisire maggiori indizi relativi ad una delle indagini piรน delicate, in primis sotto il profilo mediatico, in mano agli uffici della procura siciliana.

Si tratta perรฒ, di una richiesta dettata esclusivamente da aspetti tecnici: โ€œLa complessitร  della vicenda e i comprensibili ritardi della polizia giudiziaria rendono necessaria la proroga delle indaginiโ€, ha scritto il pubblico ministero Gloria Andreoli nel documento giร  inviato al Gip.

In poche parole, alla procura occorre acquisire dei documenti e degli elementi indispensabili per le indagini che per adesso non sono ancora nella disponibilitร  dei magistrati. Per evitare dunque che gli inquirenti possano presentarsi con una documentazione incompleta, รจ stato chiesto piรน tempo per ultimare il proprio lavoro. Adesso sulla richiesta dovrร  pronunciarsi il Gip di Agrigento, Alessandra Vella. Un nome questโ€™ultimo che rievoca le polemiche di questa estate proprio in relazione al caso dellโ€™Ong Sea Watch.

รˆ stata proprio Alessandra Vella, lo scorso 1 luglio, a decretare la scarcerazione di Carola Rackete, posta agli arresti domiciliari per via dello speronamento di una motovedetta della Guardia di Finanza allโ€™ingresso del porto di Lampedusa. Una decisione, quella presa dal Gip di Agrigento, che ha suscitato un intenso dibattito politico tra lโ€™allora maggioranza gialloverde e lโ€™opposizione.

Il caso, come si ricorderร , risale allo scorso mese di giugno. In particolare, il 12 giugno 2019 la nave Sea Watch 3 dellโ€™omonima Ong tedesca ha iniziato a lambire le acque di competenza italiane con a bordo alcuni migranti recuperati a largo della Libia pochi giorni prima. Dal Viminale, in cui sedeva Matteo Salvini, รจ arrivato il divieto di ingresso in Italia. La capitana della Sea Watch 3, Carola Rackete, ha tuttavia deciso di forzare a fine mese lo stop imposto dalle autoritร  italiane, mentre il 29 giugno con il mezzo dellโ€™Ong tedesca ha speronato una motovedetta delle Fiamme Gialle per entrare a Lampedusa.

Scattato lโ€™arresto, la procura di Agrigento ha aperto alcuni fascicoli nei confronti della capitana: uno per resistenza a pubblico ufficiale, uno per danneggiamento, un altro ancora con lโ€™ipotesi di reato relativa a violenza a nave da guerra, infine ancora un altro fascicolo รจ stato aperto per favoreggiamento dellโ€™immigrazione clandestina.

Dunque, lโ€™inchiesta ha due precisi filoni: uno riguardante lโ€™episodio del 29 giugno ed il comportamento di Carola Rackete giร  dai giorni in cui si avvicinava alle acque italiane, lโ€™altro invece relativo al favoreggiamento.

La richiesta di una proroga da parte della procura riguarderebbe il primo filone dโ€™inchiesta e, in particolare, quello inerente le violazioni dellโ€™alt imposto dalle autoritร . Al contrario, sul favoreggiamento i magistrati agrigentini sarebbero prossimi a chiedere lโ€™archiviazione della posizione della capitana: โ€œA meno di clamorose novitร  degli ultimi giorni โ€“ hanno spiegato ad IlGiornale.it alcune fonti vicine alla procura โ€“ per lโ€™inchiesta avente ad oggetto il favoreggiamento sarร  chiesta lโ€™archiviazioneโ€.

Si continuerร  dunque ad indagare, ma solo per i fatti relativi allโ€™arresto di Carola Rackete e per gli episodi occorsi dal 12 al 29 giugno.

il giornale.it

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