Coronavirus, due donne scappano dalla quarantena in Russia

Una è scappata dalla finestra, mentre l’altra ha manomesso una serratura elettronica. In questi modi due donne russe sono fuggite dall’ospedale, dove erano in isolamento per una possibile infezione da coronavirus.

Erano rientrate da un viaggio nella regione cinese di Hainan, che si trova all’estremità meridionale del paese asiatico. A darne la notizia sono state le stesse donne attraverso i social, le quali hanno detto di essere fuggite perché i medici erano poco collaborativi e perché i nosocomi versavano in cattive condizioni igieniche. Inoltre, avevano paura di essere contagiate.

Primo caso

La prima donna ha raccontato che suo figlio ha avuto febbre a 37,3 gradi e tosse ,che si sono manifestati quattro giorni dopo il rientro della famiglia a Samara. Quindi ha allertato i servizi di emergenza, i quali hanno accertato che il ragazzo aveva un’infezione respiratoria virale e hanno poi stabilito che madre e figlio dovevano essere trasportati in ospedale per fare i test sul coronavirus.

In un primo momento, il nosocomio ha promesso di dare i risultati dei test entro tre giorni ma poi sono stati estesi a cinque, come spiegato dalla donna. Intanto, suo figlio si è sottoposto al trattamento con farmaci e un inalatore. La madre ha chiesto ai medici di avere gli esiti ma il personale sanitario si sarebbe opposto a questa richiesta.

La donna era inoltre spaventata per le condizioni igieniche dell’ospedale in quanto i medici sarebbero andati nell’area di isolamento senza maschere e avrebbero buttato a terra gli indumenti protettivi. Il marito della donna ha chiesto al medico di dimettere la moglie e il figlio ma il medico ha risposto che i due dovevano rimanere in ospedale per 14 giorni nonostante il test del virus fosse negativo. E così madre e figlio sono scappati attraverso la finestra. Poi la polizia l’ha interrogata nella sua abitazione ma non ci sarebbero accuse a suo carico.

Secondo caso

L’altra donna ha detto di aver avuto mal di gola alcuni giorni dopo il rientro a San Pietroburgo. Anche lei ha chiamato il pronto soccorso e il personale sanitario l’ha portata in ospedale per i test del coronavirus. Secondo quanto riportato dalla donna, le avrebbero promesso che sarebbe stata dimessa dopo 24 ore. il giorno successivo le è stato detto che il test era negativo ma che comunque doveva restare in quarantena per due settimane. La donna è rimasta incredula e non capiva il motivo di tutto questo. Inoltre, ha raccontato che la sua stanza era in condizioni pessime ma è riuscita a fuggire, manomettendo la serratura elettronica. I media russi hanno riferito che l’ospedale ha reso noto la fuga della donna alla polizia e che potrebbe essere avviata un’indagine penale su quanto accaduto.

il giornale.it

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