Coronavirus, si teme per la coppia di Olbia. Cresce l’allarme in Europa. Londra: “Minaccia seria e imminente”
È di 1.016 morti l’ultimo bilancio delle vittime causate dall’epidemia di nuovo coronavirus in Cina. Ne hanno dato notizie le autorità sanitarie di Pechino, dopo che ieri sono morte oltre 100 persone, un numero maggiore rispetto al giorno precedente, quando si erano contate 97 vittime. La commissione sanitaria nazionale ha specificato che 103 delle ultime 108 vittime sono state registrate nella provincia di Hubei, focolaio del virus. Sono invece saliti a 37.626 i contagi. Contestualmente cresce anche l’allarme nel resto del mondo.
Si aggravano le condizioni del sospetto contagiato di Olbia
In Italia, mentre si cerca di ricostruire gli spostamenti della famiglia contagiata di Taiwan, che era stata in vacanza da noi, si teme per la coppia di Olbia, in isolamento nella propria casa da venerdì per sospetto contagio. I due erano rientrati da una crociera. Le condizioni dell’uomo si sono aggravate, con febbre arrivata a 39 e tosse molto forte. L’unità di crisi ne ha quindi disposto il trasferimento a Nuoro, presso il reparto Malattie infettive dell’ospedale San Francesco, mentre la donna, che ha una lieve febbre, resta nella sua casa. Intanto si attende l’esito dei tamponi. L’assessore alla Sanità sardo, Mario Nieddu, ha comunque rassicurato sul fatto che è “tutto sotto controllo”. “Le persone per le quali è stato attivato il protocollo presentano un quadro che non rientra nemmeno nella definizione di caso”, ha spiegato, chiarendo che lo stesso “abbiamo deciso di attivare quanto previsto per l’emergenza”.
Per la Gran Bretagna il coronavirus è “una minaccia seria e imminente”
In Europa, a ieri, erano 37 i casi di contagio confermati. La Gran Bretagna, attraverso il segretario alla salute Matt Honcock, ha parlato del coronavirus come di “una minaccia seria e imminente per la salute pubblica”. Nel Paese si innalza, dunque, il livello di allerta e di misure di contrasto. E si alza anche il numero dei contagiati: a ieri erano otto, tutti “entrati in contatto con il primo infetto britannico che si era ammalato in Francia” e che aveva contratto il virus durante un viaggio a Singapore.
Un nuovo caso in California: il paziente era stato evacuato da Wuhan
Cresce il numero di contagiati anche negli Stati Uniti, dove un nuovo caso è stato registrato a San Diego, in California. Secondo quanto riferito dai media americani, si tratterebbe di una persona evacuata nei giorni scorsi da Wuhan, epicentro del focolaio, e in quarantena per un periodo di 14 giorni nella base dei Marines a Miramar. Il paziente al momento sta bene – è stato chiarito – e presenta sono minimi sintomi dell’infezione. Si tratta del 13esimo contagiato. Gli altri 12 casi sono stati registrati per la maggior parte in California e poi in Arizona, Illinois, Massachusetts e nello stato di Washington.