Coronavirus, a Chieti 43enne italiano ricoverato con sintomi sospetti
Un altro caso sospetto di Coronavirus. Stavolta, si tratta di un italiano di 43, residente nel Chietino, di ritorno da un viaggio nell’area di Guandong, in Cina.
l paziente è stato ricoverato in isolamento all’ospedale di Chieti in reggime di stretta osservazione clinica.
Febbre, tosse e sintomi sospetti. Così, un 43enne si è presentato spontanemente presso il pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata raccontando ai sanitari di essere rientrato da un viaggio nella provincia cinese di Guandong lo scorso 28 gennaio. Fino alla giornata di venerdì 7 febbraio, l’uomo non avrebbe manifestato alcun problema di salute salvo poi riportare lievi difficoltà respiratorie e uno stato febbrile nei giorni a seguire. Date le circostanze di massima allerta, e dal momento che il periodo d’incubazione può durare fino a due settimane, l’uomo è stato subito messo in isolamento e sottoposto ai test di routine. Le sue condizioni sembrerebbero discrete ma bisognerà attendere l’esito degli esami per escludere o confermare l’ipotesi di un contagio da coronavirus.
A darne annuncio è la Regione Abruzzo con una nota stampa in cui si infoma del caso sospetto. “Un adulto di nazionalità italiana si è presentato spontaneamente oggi pomeriggio al pronto soccorso dell’ospedale di Chieti – si legge nel comunicato – riferendo di essere rientrato dalla Cina lo scorso 28 gennaio. L’uomo, che è entrato nel presidio indossando una mascherina, presentava sintomi febbrili e una leggera tosse. Al triage è stato attivato il protocollo precauzionale introdotto per il Coronavirus e il paziente è stato trasferito in sorveglianza sanitaria nel reparto di malattie infettive – dove è ricoverato in isolamento – per essere sottoposto agli accertamenti necessari per formulare la diagnosi”. Nello si scritto, inoltre, si precisa che l’ospedale di Chieti resta perfettamente operativo e pronto ad accogliere ogni tipo di evenienza.
Se i test confermassero l’eventualità di un’affezione da coronavirus, si tratterebbe del primo caso di contagio ai danni di un cittadino italiano rientrato dalla Cina. Fino ad oggi, l’unico italiano che è risultato positivo ai test è il ragazzo 29enne che, insieme ad altri 55 connazionali, era stato in quarantena alla Cecchignola dopo essere stato rimpatriato dalla Cina con un volo militare. Ad ogni modo, sarà solo l’esit dei test a chiarire la vicenda. Un campione biologico è stato inviato a Pescara, al laboratorio di riferimento individuato dalla Regione, per le analisi che dovranno stabilire se l’uomo sia vittima di una comune influenza stagionale o da altre patologie.
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