Coronavirus, paura sulla nave da crociera: salgono a 61 i contagiati
La Commissione sanitaria nazionale cinese ha comunicato ufficialmente che il bilancio delle vittime da infezione da coronavirus è salito a 636 mentre il numero totale delle persone contagiate ha raggiunto 31.161.
Nelle ultime 24 ore, quindi, sono 73 i decessi e 3.143 i nuovi casi confermati.
Nel frattempo cresce la preoccupazione anche per le 3700 persone, tra queste 35 italiani, che si trovano a bordo della nave da crociera “Diamond Princess” in quarantena al largo di Yokohama, in Giappone, dopo che un passeggero da Hong Kong sbarcato è risultato positivo al coronavirus. Altre 41 passeggeri sono risultati positivi al coronavirus. Lo ha annunciato oggi il ministero della Salute giapponese. I casi di infezione sinora accertati a bordo della nave salgono così a 61.
I passeggeri contagiati verranno ricoverati in strutture ospedaliere specializzate a Tokyo e nelle prefetture di Saitama, Chiba, Kanagawa e Shizuoka. Secondo la stampa nipponica, le 41 persone risultate positive al coronavirus sono 21 cittadini giapponesi, 8 statunitensi, 5 australiani, 5 canadesi, un argentino e un britannico. Il ministero della Salute ha precisato che al momento nessuno dei nuovi casi presenta sintomi gravi.
Le autorità giapponesi hanno effettuato i test su 120 passeggeri e membri dell’equipaggio che manifestano sintomi influenzali e su altre 153 persone che sono entrate in contatto ravvicinato con il passeggero infetto. A tutte le persone presenti sulla nave è stato chiesto di indossare mascherine e rimanere confinati nei loro alloggi sino alla fine del periodo di quarantena.
La situazione è monitorata anche dalla Farnesina vista la presenza di 35 italiani a bordo. Il ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, ha confermato di essere in continuo contatto con i connazionali a bordo della nave. “L’Unita di crisi della Farnesina e la nostra ambasciata d’Italia a Tokyo stanno monitorando con grande attenzione il caso. Massimo impegno per tutelare i nostri connazionali”, ha scritto su Twitter il ministro. Nessuno dei nostri connazionali, per il momento, ha contratto il virus o presenta sintomi riconducibili all’infezione.
Il Giappone, a parte la Cina, è tra i Paese dove sono segnalati più casi di infezioni da coronavirus. Il primo ministro nipponico Shinzō Abe nel corso di un intervento parlamentare ha dichiarato che un kit per la diagnosi rapida dell’infezione è in fase di sviluppo presso le istituzioni mediche del Paese: “Lavoreremo a stretto contatto con l’Oms e altre istituzioni per garantire che i preparativi in vista delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi procedano senza ricadute”.
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