Neonata sfregiata al volto nel cesareo, i medici: “Si è mossa troppo”
Sfregiata al volto ancor prima di venire al mondo. Così una neonata ha riportato un taglio profondo sulla guancia, appena al di sotto dell’occhio, per un errore medico – a quanto pare, accidentale – durante le manovre del parto cesareo.
“La bambina si è mossa troppo, non avrebbe dovuto”. Sarebbe stata questa la spiegazione che i dottori avrebbero fornito alla mamma della piccola, Darya Kadochnikova, 19 anni, quando ha notato la ferita sul volto della bimba. Una giustificazione che non è stata affatto gradita dalla donna, di nazionalità russa, tanto da denunciare l’increscioso episodio a mezzo stampa.
La notizia, diffusa dai media russi e ripresa in seconda battuta dal Daily Mail, ha suscitato notevole clamore data la singolarità dell’accaduto. Stando a quanto si apprende, la 19enne avrebbe concordato con l’equipe del reparto di ginecologia dell’ospedale pubblico un parto naturale ma, per circostanze avverse, sarebbe dovuta poi ricorrere ad un cesareo. La diciannovenne ha raccontato di essere stata sedata con anestetico endovenoso, ragion per cui non si sarebbe accorta dell’incisione all’addome né delle manovre eseguite dai dottori. Soltanto al risveglio, quando le ostetriche le avrebbero affidato la neonata tra le braccia, Darya avrebbe notato un taglio profondo sul viso della bambina. Un ferita evidente sulla guancia, appena al di sotto dell’occhio destro. Preoccupata dalla estensione della ferita, la neo mamma ha chiesto immediatamente spiegazione al personale della struttura. E la risposta che avrebbe ricevuto sarebbe stata a dir poco rabbrividente: “La bambina non avrebbe dovuto muoversi durante la manovra”.
Subito dopo aver appurato l’entità del taglio, la 19enne ha denunciato l’accaduto alla stampa locale e, stando a quanto si apprende, non è escluso che possa intraprendere un’azione legale contro l’equipe di ginecologia dell’ospedale pubblico. Qualora i fatti dimostrassero le responsabilità dei dottori, per la Darya Kadochniova potrebbe prospettarsi un risarcimento danni da decine di migliaia di rubli.
Un caso analogo è stato registrato in Italia, a Monselice, appena qualche giorno fa. Una donna ha dato alla luce il suo primogenito in ambulanza nonostante avesse concordato un cesareo all’ospedale di Rovigo a causa di alcune severe complicanze insorte negli ultimi mesi di gestazione. Il piccolo, nato sul mezzo di soccorso, avrebbe riportato braccia fratturate, una menomazione funzionale alla mano destra e numerosi ematomi al corpo. La neo mamma ha denunciato l’accaduto ai carabinieri di Padova muovendo un’accusa di “grave negligenza ospedaliera”nei confronti del personale sanitario.
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