Coronavirus, la Lega attacca: “Di Maio non sapeva? Controlli tardivi”
Sul finire del 2019, Luigi Di Maio ha fatto avanti e indietro tra Roma e Pechino per incontrare una delegazione del governo cinese e lo stesso Xi Jinping.
A dicembre, però, le autorità cinesi erano già a conoscenza del coronavirus: possibile dunque che il ministro degli Esteri non fosse venuto a conoscenza di quella che è diventata una vera e propria emergenza sanitaria globale.
A incalzare l’ex capo politico del Movimento 5 Stelle – e con esso anche il presidente del Consiglio e la stessa maggioranza giallorossa – è Paolo Grimoldi. Il deputato della Lega, infatti, affonda: “Dato che ormai è appurato che le autorità cinesi erano a conoscenza del coronavirus fin dai primi giorni del mesi di dicembre poniamo una domanda al Governo, al premier Giuseppe Conte e al ministro degli Esteri: nessuno di loro ne sapeva nulla?”.
L’esponente del Carroccio, che è anche componente della Commissione Esteri della Camera e presidente della delegazione italiana all’Osce, continua: “Di Maio ha fatto la spola per mesi tra Roma e Pechino per zerbinarsi ai governanti cinesi, era a Shangai a novembre, possibile che in tutto questo tempo non abbia saputo nulla? Di Maio non era stato informato dai suoi amici di Pechino? Eppure è ‘pappa e ciccia’ con il governo cinese…”.
Infine, il leghista chiosa così: “Se davvero non ha saputo nulla significa che non conta proprio niente, a livello di contatti e rapporti, e dunque non vale proprio niente come ministro degli Esteri. Se invece sapeva sarebbe molto più grave…”.
L’Italia affronta il coronavirus
Nella mattinata di oggi, venerdì 31 gennaio, il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza, vista la pandemia da coronavirus. Per fronteggiare la crisi, l’Italia ha chiuso il traffico aereo con la Cina: “Siamo il primo paese dell’Unione europea che adotta una misura cautelativa di questo genere. Assicuro – ha dichiarato il sedicente avvocato del popolo – che non c’è alcun motivo di creare panico e allarme sociale”.
Sono invece risultati essere negativi gli esami sui due coniugi cinesi provenienti da Macao che erano stati messi in isolamento nell’ospedale di bordo di una nave da crociera arrivata al porto di Civitavecchia, nel Lazio. La donna, 54enne, presentava febbre e problemi respiratori, mentre il marito non aveva manifestato sintomi, ma era stato comunque messo in quarantena per sicurezza.
Caustico, via Facebook, il commento del segretario Matteo Salvini: “Fatemi capire…i primi due casi di Coronavirus in Italia sarebbero sbarcati tranquilli a Malpensa il 23 gennaio e, senza alcun controllo, avrebbero girato per giorni mezza Italia, fino ad arrivare in un albergo nel pieno centro di Roma. È così che il governo tutela la salute e la sicurezza degli Italiani? La Lega da giorni chiedeva quarantena, controlli, blocchi e informazioni, ma per politici e giornalisti di sinistra eravamo ‘speculatori’ e sciacalli. Preghiamo Dio che non ci siano disastri, ma chi ha sbagliato deve pagare…”.
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