Coronavirus, mille nuovi contagi in Cina. La Russia chiude i confini
Il bilancio ufficiale delle diffusione del nuovo ceppo di coronavirus, in Cina, continua ad aumentare e i casi non si arrestano. Al momento, le vittime della malattia sono oltre 170 e i casi diagnosticati in tutto il Peaese sono migliaia. Secondo quanto riportato da Repubblica, soltanto nella giornata di ieri, secondo l’ultimo bilancio del governo centrale, i nuovi casi registrati sono stati 1.771, più di mille dei quali solo nella provincia di Wuhan, focolaio dell’infezione.
I nuovi infettati
Nelle ultime ore, soggetti infettati del nuovo ceppo del corona sono stati individuati in Corea del Sud, Giappone, Taiwan, Vietnam, Cambogia, Singapore, Malesia, Thailandia, Nepal, Australia, Francia, Germania, Canada e Stati Uniti. Intanto, Filippine, India e Tibet hanno confermato i primi casi e i 38 nuovi decessi segnano il più alto numero di morti giornalieri dall’inizio dell’epidemia e arrivano proprio mentre è in corso un massiccio sforzo di contenimento che sta tenendo bloccate decine di migliaia di persone nello Hubei. In totale, a livello nazionale, gli infettati sarebbero 7.800.
Ikea chiude tutti gli store
Ikea, in queste ore, ha decisodi chiudere in via temporanea tutti i suoi 30 punti venditapresenti in Cina. Soltanto ieri, il gruppo svedese aveva deciso di chiuderne la metà e di ridurre le ore lavorative. La multinazionale dell’arredamento, però, non è la sola ad aver preso questa decisione. General Motors, il principale produttore americano di auto che opera in Cina, ha riferito ai dipendenti che le sue fabbriche nel Paese rimarranno chiuse fino al prossimo 9 febbraio, per il timore della diffusione del coronavirus. Starbucks ha chiuso già più dela metà delle sue caffetterie cinesi, ma l’amministratore delegato, Kevin Johnson, ha fatto sapere che la società non esiterà a chiuderne di più in caso di necessità. Anche Google sta chiudendo in via temporanea i suoi punti vendita e sta imponendo restrizini ai viaggi e Microsoft ha imposto ai propri dipendenti di lavorare da casa fino al 9 febbraio. Amazon, invece, ha impedito ai suoi impiegati di viaggiare in Cina “fino a ulteriore avviso”.
“Riconsiderare i viaggi all’estero”
Secono quanto riferito dalle autorità, l’Amministrazione nazionale cinese per l’immigrazione ha anche invitato le persone a riconsiderare i viaggi all’estero per ridurre i movimenti transfrontalieri come mezzo per contenere il nuovo virus. Gli amministratori della città cinese di Tientsin hanno implementato misure nel tentativo di frenare la diffusione dell’epidemia e hanno ordinato la creazione di una singola struttura medica separata per combattere la diffusione dell’infezione.
Partite rinviate e l’allarme nel mondo
Anche se la maggior parte delle ultime infezioni segnalate si è verificata proprio nella provincia focolaio del virus, che ne ha registrate 1.032, la Chinese Football Association, cioè la federcalcio cinese, ha annunciato, in un comunicato, di rinviare tutte le partite in programma nel 2020 a causa dell’epidemia partita di Wuhan. Nel mondo, soprattutto dopo la notizia dei nuovi casi registrati, l’allarme continua a crescere.
La Russia chiude i confini
La Russia, infatti, ha deciso di chiudere il confine nell’Estremo Oriente (nella regione di Kalininingrad) con la Cina, compresi i valichi di froentiera, aerei, marittimi, automobilistici e pedonali situati nella città di San Pietroburgo e la regione di Leningrado. Nel corso di una riunione del governo, infatti, il premier russo Mikhail Mishustin ha spiegato che, per prevenire la diffusione del coronavirus cinese, “è stato firmato un ordine pertinente la cui attuazione è già iniziata”. Il premier russo ha, poi, dichiarato: “Più avanti, nel corso della giornata, informeremo tutti, attraverso una procedura stabilita, sulla chiusura del confine nella regione dell’Estremo Oriente e su altre misure che il governo ha implementato”. Il Paese avrebbe, inoltre, sospeso l’emissione di visti elettronici ai cittadini cinesi e a rendere nota quest’ultima decisione è stato il ministero degli Esteri di Mosca. Dal sito del dicastero è stata anche diffusa una nota in cui i russi sono invitati a evitare ogni viaggio in Cina “se non assolutamente necessari”.
Il messaggio di Trump
“Ho appena ricevuto il briefing sul coronavirus da tutte le nostre grandi aziende, che stanno lavorando strettamente con la Cina. Continueremo a monitorare gli sviluppi in corso. Abbiamo i migliori esperti al mondo e sono al lavoro 24 ore su 24”, ha twittato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Donald J. Trump✔@realDonaldTrump
Just received a briefing on the Coronavirus in China from all of our GREAT agencies, who are also working closely with China. We will continue to monitor the ongoing developments. We have the best experts anywhere in the world, and they are on top of it 24/7!
53.8K1:06 AM – Jan 30, 2020Twitter Ads info and privacy20.4K people are talking about this
Su invito di Pechino, l’America invierà, infatti, i “migliori esperti”, per collaborare alle ricerce sul coronavirus. Ad annunciarlo è stato il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow.
I contaminati da Wuhan
In queste ore, il ministro della Salute del Giappone ha annunciato che tre dei 206 passeggeri giapponesi evacuati da Wuhan sono contaminati dal coronavirus e un secondo aereo, con a bordo 210 giapponesi fatti uscire dalla città del focolaio, è atterrato nella notte a Tokyo. Gli australini che vogliono rientrare in patria dalla città cinese, invece, dovranno pagare circa 1.800 euro e firmare una sorta di liberatoria per assicurare che accettano di essere messi in quarantena per 14 giorni nell’isola di Christmas. Secondo quanto riprotato dal Sydney Morning Herald, al termine delle due settimane, gli australiani saranno sbarcati a Perth e da lì dovranno pagarsi un altro biglietto per tornare nelle loro città di residenza. Ma l’Australian medical association avrebbe protestato, definendo la misura “non esattamente adeguata”.
I casi in Italia
Per i circa 60 italiani bloccati a Wuhan è tutto pronto per la partenza che dovrà riportarli in Italia, anche se mancano ancora alcuni passaggi per il via libero definitivo del governo di Pechino, spiegano dalla Farnesina, assicurando comunque che il governo sta lavorando per risolvere la questione. Intato, massima attenzione sui casi registrati in Italia: dalla cittadina cinese residente in Puglia, risultata positiva a un altro tipo di infezione, al turista asiatico ricoverato a Roma dopo essersi sentito male. In queste ore, sarebbero in corso accertamenti su una coppia di cinesi a bordo su una nave a Civitavecchia.
il giornale.it