Indonesia, fa sesso prima del matrimonio: boia (donna) la frusta in piazza
Frustata in pubblico, da un boia donna, per aver fatto sesso prima del matrimonio.
Le immagini, purtroppo non nuove, sono terribili e arrivano dalla provincia indonesiana di Aceh, sull’isola di Sumatra, l’unica regione del Paese del sud-est asiatico che impone la rigida osservanza della legge islamica della Sharia.
Nel filmato in questione si vede una donna vestita completamente di bianco, con una lunga tunica e un velo che le copre interamente la testa, tremare in ginocchio, col capo chino e le mani (l’unica parte del corpo scoperta) giunte. Trema e aspetta solo la violenza della frusta, della punizione per aver consumato alcuni rapporti extraconiugali.
Dunque alle sue spalle fa capolino un’altra donna mascherata: si tratta della giustiziera. Anch’essa è interamente coperta da capo a piedi, con un abito color granata, stretto all’altezza degli occhi da una benda bianca, bucata per consentirle di vedere. E bianchi sono anche i guanti che indossa.
Un militare della Sharia scandisce i colpi al microfono e il boia esegue, frustando con violenza e per diverse volte la persona in ginocchio. Un altro militare riprende tutto con il cellulare. La vittima è una ragazza non sposata, catturata in una stanza di hotel mentre si trovava in compagnia di un uomo.
Queste pratiche sono purtroppo ancora molto diffuse nella provincia di Aceh, l’unica regione dell’ntera Indonesia che impone la legge islamica. E qui, infatti, si viene puniti in modo corporale anche per il gioco d’azzardo, adulterio, consumo di alcolici e rapporti omosessuali. E, appunto, quelli prima del matrimonio.
Il boia donna fa parte di una nuova “squadra di fustigazione”, costituita di recente e composta di sole donne e addestrate alla Sharia. Infatti, tale “lavoro” era sempre stato portando avanti dagli uomini, ma recentemente il governo ha deciso di servirsi anche di una squadra speciale di fustigatrici per farla pagare alle donne colpevoli di tali reati.
L’Indonesia invita Papa Francesco
In tutto questo, il governo indonesiano ha invitato Papa Francesco a visitare lo Stato a fine estate 2020. Infatti, Antonius Agus Sriyono, ambasciatore della Repubblica d’Indonesia presso la Santa Sede, ha dichiarato ad AsiaNews di aver “consegnato personalmente la lettera d’invito al cardinale Piero Parolin presso la Segreteria di Stato vaticana”. Nella nota, Jakarta esprime il desiderio di ospitare il viaggio apostolico del Pontefice il prossimo settembre.
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