Infarto, i sette segnali premonitori che il corpo manifesta un mese prima dell’attacco al cuore

L’infarto colpisce all’incirca 120mila persone all’anno, 25mila delle quali non fanno in tempo ad arrivare in ospedale. Eppure c’è un modo per capire, un mese prima, se si sta per verificare un attacco di cuore. Sono sette i segnali premonitori che possono avvisare se c’è qualcosa che non va nel nostro corpo. 

Per prima cosa non va presa sotto gamba la sudorazione eccessiva, da tenere d’occhio se non è collegata al caldo, a disfunzioni tiroidee, al cancro o alla menopausa. Poi va tenuta controllata l’aritmia o la tachicardia, così come la dispnea (la difficoltà nel fare respiri lunghi e profondi). Quest’ultimo campanellino d’allarme può manifestarsi anche sei mesi prima l’infarto. Ma non solo, bisogna fare attenzione anche alla nausea, sia che questa si verifichi a stomaco pieno che a stomaco vuoto. Attenzione poi al  senso di profonda insonnia accompagnata da fiacca (entrambi dovuti ai tessuti meno ossigenati perché il cuore sta soffrendo). Da tenere monitorate anche le calvizie e l’aumento della pressione arteriosa con forti mal di testa ed emorragie dal naso. 

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