Un corso contro gli abusi per i preti e gli insegnanti
La diocesi di Acireale, a Catania, dà il via ad un corso per preti ed insegnanti contro gli abusi sui minorenni. Si tratta di un’iniziativa che fa seguito ai tre testi promulgati da Papa Francesco per la tutela di queste persone il 26 giugno scorso e, valido, per il vicariato della Città del Vaticano.
A renderlo noto, il vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti con queste parole: “La Diocesi ha messo a disposizione degli strumenti a favore dei presbiteri e degli operatori che hanno contatti con i più piccoli e le eventuali vittime, così da offrire loro più informazione per prevenire ed ascoltare i casi di trasgressione”. È questo il frutto di un direttivo emesso dai vescovi in tutta Italia, seguendo appunto il magistero del Santo Padre unitamente alle linee guida approvate dall’assemblea generale della conferenza episcopale italiana.
Il cammino della proposta formativa, si legge in una nota a firma della diocesi, sarà “proposto a sacerdoti, dirigenti scolastici e insegnanti di religione della diocesi per offrire loro le informazioni di base sulle tematiche relative alla tutela dei minorenni attraverso una prospettiva interdisciplinare – legale, psicologica e sociale – in un’ottica che ponga al centro della riflessione il minorenne come persona e soggetto relazionale, inserito in una trama familiare di legami e significati”.
A lavoro per realizzare il corso che prenderà il via nei prossimi giorni, saranno, assieme alla diocesi, l’università Cattolica del Sacro Cuore, le fondazioni “Barbagallo” e “Città del Fanciullo” e, l’ente attività sociali di Acireale. Con l’obiettivo di contrastare e impedire gli abusi sessuali da parte del clero, Papa Francesco, la scorsa estate, ha promulgato un “motu proprio” con la relativa legge di tutela delle persone vulnerabili.
“Abbiamo tutti il dovere di accogliere con generosità i minori e le persone vulnerabili – dice Francesco – e di creare per loro un ambiente sicuro, avendo riguardo in modo prioritario ai loro interessi. Ciò richiede una conversione continua e profonda, in cui la santità personale e l’impegno morale possano concorrere a promuovere la credibilità dell’annuncio evangelico e a rinnovare la missione educativa della Chiesa. Desidero, quindi, rafforzare ulteriormente l’assetto istituzionale e normativo per prevenire e contrastare gli abusi contro i minori e le persone vulnerabili nella curia romana e nello Stato della Città del Vaticano”. Obiettivo è quello di “mantenere una comunità rispettosa e consapevole dei diritti e dei bisogni dei minori, nonché attenta a prevenire ogni forma di violenza o abuso fisico o psichico, di abbandono, di negligenza, di maltrattamento o di sfruttamento che possano avvenire sia nelle relazioni interpersonali che in strutture o luoghi di condivisione”.
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