Sanremo, polemiche sui compensi: 300mila euro a Benigni e 500mila ad Amadeus. «Cifre assurde»
Sui compensi a Sanremo scoppiano nuove feroci polemiche. Secondo Dagospia in Rai è giunta la richiesta economica di Benigni per partecipare a Sanremo: «All’ ufficio risorse artistiche mormorano che il comico toscano vorrebbe 300mila euro». Per il Corriere, Georgina Rodriguez pretenderebbe invece 140mila euro per salire sul palco dell’Ariston. Le trattative sono in corso, ma dalle parti del Festival sono fiduciosi.
Sanremo, i compensi degli ospiti
In generale scrive il Corriere, il cast dei compensi è praticamente fatto. Rula Jebreal salirà sul palco per sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza contro le donne per un cachet di 20-25mila euro (la giornalista si è impegnata a destinare metà del compenso in beneficenza). Sabrina Salerno, Alketa Vejsiu, Diletta Leotta e Francesca Sofia Novello potrebbero avere lo stesso compenso. Le ultime due saranno impegnate in una doppia apparizione perché saranno sul palco per due serate e il compenso potrebbe salire. Antonella Clerici dovrebbe prendere 50mila euro, ma l’ intervento farebbe parte del contratto quadro con la Rai. Le due giornaliste del Tg1 Emma D’Aquino e Laura Chimenti riceveranno qualcosa in più di un rimborso spese. Infine per Amadeus – come riferisce il Giornale – si parla di 500mila euro. A Sanremo il premio Oscar sarà presente in diretta (su Rai1) con un monologo inedito.
Sanremo, l’attacco del Codacons
Nel 2019 la Rai diede 450mila euro a Bisio e 350mila a Virginia Raffaele. L’ anno prima furono 400mila per Michelle Hunziker e 300mila per Favino. Amadeus prende un po’ meno di quello che era stato riconosciuto a Baglioni: 600mila euro poi saliti a 700mila visto il successo della prima edizione firmata dal cantante. Il Codacons non ci sta e annuncia di essere «pronto a rivolgersi alla Corte dei Conti contro qualsiasi spreco di denaro pubblico».
L’Aiart: «Assurda la richiesta di Benigni»
Attraverso un comunicato l’Aiart, l’Associazione Spettatori Onlus, chiede trasparenza sui compensi di conduttori e ospiti.«L’opinione pubblica trova semplicemente assurda la richiesta che Roberto Benigni- sfruttando la sua popolarità – ha chiesto al servizio pubblico». E poi ancora: «I cittadini – precisa l’associazione spettatori cattolici – che dovrebbero essere l’unico editore della Rai hanno diritto a precise e pubbliche spiegazioni sui presunti e spropositati cachet che al momento non risultano confermati».