Bastoni difende Salvini: “La Tunisia si preoccupi dei suoi criminali in Italia…”
“La Tunisia si preoccupi della condotta dei suoi connazionali…”.
Così Max Bastoni, consigliere comunale e regionale del Carroccio si esprime nel merito della querelle tra il parlamento del Paese nordafricano e Matteo Salvini, finito nel mirino – già, anche quello tunisino… – per aver realizzato quel video al quartiere Pilastro di Bologna.
Il segretario della Lega, infatti, negli scorsi giorni si è recato nella zona periferia del capoluogo dell’Emilia-Romagna per denunciare una situazione di incuria e spaccio. Qui, raccogliendo le indicazioni dei residenti, è andato a citofonare a una famiglia di origine tunisina, che avrebbe per l’appunto alcuni legami con lo spaccio di droga. Ed è scoppiato un putiferio.
Oltre alle proteste e agli attacchi delle opposizioni, che hanno condannato il gesto di Salvini, è arrivata la dura presa di posizione del parlamento della Tunisia, che ha accusato l’ex titolare del Viminale di fomentare l’odio e il razzismo e dicendo, addirittura, che anche gli immigrati tunisini presenti in Italia contribuiscono a pagare le tasse e dunque lo stesso stipendio di Salvini.
Oggi, la secca replica del leghista Bastoni, che ha manifestato simbolicamente (con la bandiera della Lega in mano) di fronte al consolato tunisino stesso: “Al momento siamo noi che manteniamo nelle patrie galere quasi tremila tunisini per reati che vanno dal furto all’aggressione, dalla droga alla violenza sessuale”.
Le parole di Bastoni sono state immortalate in un video, condiviso a seguire sulla pagina Facebook del politico stesso, che senza mezzi termini ha voluto contrattaccare la tunisina dopo le accuse rivolte all’ex ministro dell’Interno: “Da quasi un decennio la Tunisia libera migliaia di detenuti la maggioranza dei quali reclusa per droga. Molti di questi, una volta liberati, si trasferiscono illegalmente nel nostro Paese ingrossando molto spesso le fila degli spacciatori e della criminalità”.
“Solo nelle ultime ventiquattro ore sono stati arrestati tre tunisini, tra Toscana, Veneto e Lazio per spaccio di stupefacenti e un omicidio. Mentre tre giorni orsono un altro cittadino tunisino è finito in manette per falsi permessi di soggiorno a Bologna insieme ad un avvocato sostenitore del candidato Pd, Stefano Bonaccini”, ha agginto Max Bastoni, che ha infine così concluso l’intervento: “Solo nel dicembre scorso ben cinque gli arresti per spaccio e rapina e se torniamo indietro di dodici mesi non si può che trovarne molti altri. Dati che dimostrano come non ci troviamo di fronte a pure casualità ma a condotte costanti. Di questo e non di altro dovrebbe occuparsi la Tunisia…”. Bastoni: “Il parlamento Tunisino contro Salvini? Si vergogni…”
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