“Anche se ha ucciso, non toccarlo”. Poi l’immigrato colpisce l’agente
“Razzisti del cazzo”. L’immigrato lo urla in faccia all’agente, mentre un altro lo spintona.
I due provano a resistere al fermo sferrando pugni e divincolandosi. E gli altri stranieri che si trovano attorna fanno finta di nulla. Succede a Roma, a pochi passi da Porta Maggiore. Probabilmente il video non sarebbe circolato se non fosse stato pubblicato sulla pagina Facebook della Lega (guarda qui). Fortunatamente al termine della colluttazione, il violento viene immobilizzato dalle forze dell’ordine, ma la breve rissa la dice lunga su cosa devono affrontare quotidianamente poliziotti e carabinieri per far rispettare la sicurezza nelle strade del Paese.
“Noi non dimentichiamo queste scene – tuonano gli studenti leghisti che hanno condiviso il video su Facebook – chi semina scompiglio nelle nostre strade”. Le immagini sono state riprese a Porta Maggiore, nel cuore della Capitale, e raccontano bene l’ennesima aggressione alle forze dell’ordine. Mentre un agente prova a fermare un immigrato, un altro gli urla contro: “Anche se lui ha ammazzato, tu non devi toccarlo”. E ancora: “Razzisti del cazzo”. Lo straniero, poi, tira prima uno spintone all’agente, quindi gli sferra un pugno dopo l’altro. I colpi non vanno a segno e il facinoroso viene prontamente immobilizzato e arrestato.
Non è la prima volta che le forze dell’ordine vengono bersagliate mentre sono in turno. Troppo spesso si trovano, infatti, ad avere a che fare con violenti e sbandati che al momento del fermo oppongono resistenza. Troppo spesso un interventi di routine finisce nel sangue. Giusto oggi un immigrato libico di 24 anni è stato denunciato a Matera con l’accusa di violenza a pubblico ufficiale per aver sferrato un calcio ad un poliziotto durante un sit in contro il trasferimento in un’altra struttura d’accoglienza. L’immigrato, un 24enne ospite del centro “Fast Motel Auxilium”, ha colpito un poliziotto della scientifica sferrandogli un calcio alla gamba destra.
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