Maxi sequestro di carni suine: distrutte dieci tonnellate provenienti dalla Cina. Erano a rischio peste
Maxi sequestro della Guardia di Finanza. A Padova distrutte di 10 tonnellate di carni suine. Provenivano dalla Cina. Introdotte nell’Ue in violezione delle norme. E, soprattutto, potenzialmente contaminate dalla peste suina africana. Il sequestro è il frutto dei controlli attivi alla dogana. Il servizio è scaturito da una preliminare attività di analisi dei flussi di importazione delle merci dalla Cina. Con particolare riguardo a quello alimentare. Sono state monitorati alcuni esercizi commerciali. Le fiamme gialle hanno individuato una società gestita da un cinese. E l’hanno messa sotto osservazione.
Le carni suine erano occultate in un container
I militari hanno intercettato il camion proveniente dalla Cina via Rotterdam. E a quel punto hanno deciso di verificare cosa ci fosse all’interno. Il contaniner formalmente trasportava solo generi alimentari di origine vegetale. Ma c’era la sorpresa. Le carni erano state nascoste in un doppio fondo. Sulla falsa riga di quelli usati per trasportare droga. Appena accertati il tipo di carne e la provenienza, l’autorità sanitaria ha subito distrutto subito il carico. La decisione è stata presa in virtù della pandemia di peste suina che ormai da un anno ha investito l’Asia. Portando all’uccisione di oltre 5 milioni di capi. Il carico scoperto era decisamente corposo. Con l’approssimarsi dei festeggiamenti del Capodanno cinese, le carni suine sono particolarmente. E i cinesi le acquistano a prezzi inferiori. Erano destinate ai ristoranti etnici.
Denunciato un imprenditore cinese
L’imprenditore cinese è stato deferito alla Procura della Repubblica di Padova. L’uomo è accusato di reati di commercio di sostanze alimentari nocive. E inoltre diffusione di malattie delle piante o degli animali. È accusato anche di contrabbando e violazione della disciplina igienica della produzione. E, infine, deve rispondere della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande.