Raggi è senza la maggioranza. I 5S adesso le voltano le spalle
L’Assemblea Capitolina boccia la decisione della sindaca di aprire una nuova discarica nella Valle Galeria.
Due mozioni, una di Fratelli d’Italia e l’altra a firma Pd, che chiedevano a Virginia Raggi di fare un passo indietro sull’ipotesi di una Malagrotta 2, sono state approvate con il sostegno dei consiglieri grillini.
Ventotto sì, 3 no e 3 astenuti per il provvedimento presentato dal partito di Giorgia Meloni, 21 voti favorevoli, un contrario e 10 astenuti per quello dei Dem. A spiegare le ragioni del voltafaccia in aula è la dissidente pentastellata Simona Ficcardi: “Siamo contrari alle discariche in generale ma oggi bisogna prendere atto di una situazione emergenziale e della necessità di individuare una discarica che sarebbe ingiusta sia a Roma che in provincia”.
La proposta è quella di”riaprire il tavolo tecnico che ha individuato gli undici siti, in gran parte dentro cave, perché l’istruttoria è stata carente fin dall’inizio”. “Inoltre – prosegue Ficcardi – l’atto votato nel 2019 in quest’Aula, la delibera per la salvaguardia della Valle Galeria, prevedeva una variante a tutela, ma è stata anticipata ingiustamente dalla delibera di Giunta che individua l’area di Monte Carnevale”.
Insomma, la giravolta della sindaca, che prima di essere eletta prometteva “mai più discariche” agli abitanti della Valle Galeria, non è piaciuta ai grillini del XII Municipio e neppure al gruppo capitolino che ha deciso di schierarsi con l’opposizione, mentre in piazza del Campidoglio e all’interno dell’Aula Giulio Cesare centinaia di residenti si sono ritrovati per dire no ad un nuovo sito di stoccaggio dei rifiuti nel territorio che per cinquant’anni ha ospitato la discarica più grande di Roma.
Sono 12 i consiglieri pentastellati che hanno votato a favore, dieci gli astenuti. Non c’era il capogruppo del Movimento, Giuliano Pacetti. La posizione dei dissidenti è netta: “Quel territorio va risanato”. “La richiesta di ritirare la delibera di giunta è perfettamente coerente con quello che abbiamo sempre detto in quest’aula e con il programma che come M5s ci ha visto vincere le elezioni”, ha rimarcato Ficcardi, citata da La Repubblica.
E ora la Raggi è con le spalle al muro. “Oggi la Sindaca è stata messa in minoranza dal Consiglio Comunale, un fatto politico rilevante, lo specchio esatto di quello che sta accadendo in città. Basta prendere in giro i cittadini, si dimetta”, ha detto la consigliera Dem Giulia Tempesta. A chiedere un passo indietro della sindaca è anche il coordinatore romano della Lega, Claudio Durigon.
“La Raggi sfiduciata dai suoi stessi consiglieri che le votano contro, va sotto e perde anche l’ultimo briciolo di autorità”, attacca il deputato leghista. “Gli stessi consiglieri del M5S si stanno rendendo conto dei danni che ogni giorno questo sindaco inadeguato sta facendo alla città – prosegue – un fallimento completo espresso chiaramente anche dai suoi stessi consiglieri che le hanno pubblicamente voltato le spalle”.
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