Monza, centro islamico degli orrori: schiaffi e minacce ai bambini
Minacce, schiaffi, percosse, bacchettate e umiliazioni. Due cittadini di origini senegalesi sono stati arrestati dai carabinieri di Monza con l’accusa di maltrattamenti su una decina di ragazzi minorenni che frequentavano il centro islamico “Norou Dareyni Touba”.
Stando a quanto appreso dall’Arma, si tratta di bambini di età compresa fra i cinque e i dieci anni.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, sono state avviate a maggio dello scorso anno dai militari del Nucleo Investigativo in esecuzione di una misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale. A dare il “la” alle operazioni investigative degli uomini della Benemerita è stata una segnalazione del Servizio Tutela Minori di Sereno, in provincia di Monza-Brianza.
Gli inquirenti hanno così documentato le gravi responsabilità dei due insegnanti dell’associazione culturale islamica: in diverse occasione i due uomini avrebbero ripetutamente maltrattato almeno una decina di fanciulli, affidati a loro temporaneamente per essere istruiti.
I maltrattamenti, consistiti in minacce, schiaffi, percosse con bacchette e anche chiudendo le vittime in uno stanzino, sarebbero stati giustificati con lo scarso impegno dei piccoli negli studi. Un orrore.
I due cittadini senegalesi sono stati sottoposti, rispettivamente, l’uno agli arresti domiciliari e l’altro all’obbligo di firma in caserma. La sede dell’associazione è stata chiusa.
Durissimo il commento di Paolo Grimoldi, deputato della Lega: “Purtroppo le ‘madrasse’ in Italia e in Lombardia sono già una realtà ed eccone le nefande conseguenze. A Monza due maestri sono stati arrestati con l’accusa di aver percosso i propri piccoli allievi della propria scuola coranica della comunità senegalese durante le lezioni di apprendimento dei dettami islamici. Un fatto grave, per i maltrattamenti subiti dai minori, e per il modo in cui questo tipo di insegnamento viene svolto, affidandolo a soggetti violenti”. Quindi, l’esponente leghista – che è commissario della Lega-Salvini premier in Lombardia, ha così chiosato: “Sarebbe questa l’integrazione che auspichiamo? Avere le ‘madrasse’ per far crescere bambini come se fossero in Senegal o in altri sultanati e non in Italia?”.
Il precedente a Padova
Nell’autunno del 2019 un caso simile in Veneto, a Padova. Qui, infatti, è stato arrestato un imam 23enne originario del Bangladesh: per il reato di maltrattamento ai danni di minori è stato condotto in carcere su disposizione del gip del tribunale cittadino. La denuncia è arrivata da alcuni maestri delle elementari frequentate dai bimbi, cosa che ha permesso di dare avvio alle indagini, che hanno scritto la parola fine all’incubo per i bambini finiti nel mirino dello straniero. L’extracomunitario cercava di imporsi sui piccoli attraverso crudeli punizioni corporali e umiliazioni di qualsiasi tipologia; infatti, oltre alle sberle, l’uomo era solito sferrare addirittura pugni al volto e al capo dei bimbi.
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