Cartelli con Fusaro e Socci a testa in giù. Sardine sempre più marce
Accade a Siena, ma la protesta rabbiosa e volgare dei protagonisti non ha avuto alcuna eco mediatica. Il filosofo Diego Fusaro e il giornalista Antonio Socci sono stati contestati violentemente dalle sardine. Il movimento “spontaneo”, che si qualifica chiaramente come una costola degli antagonisti e dei no global. La sinistra più becera è rappresentata da loro. Così, a Siena, le sardine hanno protestato contro la scelta dell’Amministrazione comunale di Siena di finanziare l’evento al Santa Maria della Scala di Diego Fusaro sui fatti di Bibbiano. In trecento hanno organizzato una vergognosa gazzarra per coprire le magagne del Pd.
“Le sardine non gradiscono che si parli del Pd e di Bibbiano”
“Si occupano dei gay pride, di migranti, di vegani. Se le inventano di tutte per non parlare della classe lavoratrice – afferma Fusaro – che massacrano a colpi di Jobs Act. Da allievo di Marx, Gramsci e Lenin ritengo la sinistra quanto di più dannoso per i lavoratori”. Fusaro ha poi parlato dell’evento odierno. “ Di fronte ad un evento come questo se si fa una piazza per protestare si vede che la lotta è tra cultura e barbarie – continua -. Esorto tutti a ricordarsi che la cultura non è divisiva. Su Bibbiano non ci si può deve dividere tra chi è a favore o chi è contro. Bisogna essere uniti su questi eventi tragici, così come quando facciamo le giornate della memoria”.
La risposta di Fusaro e di Socci
È rimasto sorpreso per la reazione di una parte della sua città anche l’altro protagonista della serata, il giornalista senese Antonio Socci che ha portato al complesso museale la sua opera ” Il Dio mercato la Chiesa e l’Anticristo”. “Mi lasciano stupito le polemiche scoppiate – ha dichiarato – io lo spettacolo di Fusaro non l’ho nemmeno mai visto. Noto un carico di rancore e aggressività ideologica completamente fuori tempo, nel 2020 credo si possa parlare tutto, anche dei temi più delicati, senza pretendere di silenziare”.