Catanzaro, arrestato magistrato: vendeva sentenze in cambio di soldi, preziosi e prestazioni sessuali

Aggiustava sentenze in cambio di prestazioni sessuali, soldi in contanti e preziosi, un magistrato, in servizio presso la Corte di Appello di Catanzaro, arrestato oggi con lโaccusa di corruzione in atti giudiziari.
Assieme al magistrato di Catanzaro sono finite agli arresti altre sette persone. Per quelle โutilitร โ promesse e consegnate a piรน riprese dagli indagati. Accusati, anchโessi, di corruzione.
Catanzaro, contestata anche lโaggravante mafiosa
Le indagini, dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e condotte dalle Fiamme Gialle, era partite nel 2018.
Stamattina sono scattati gli arresti. Notificati agli otto indagati โ sette in carcere uno ai domiciliari โ in esecuzione di una ordinanza cautelare. Emessa dal Gip del Tribunale di Salerno .
Ad alcuni degli otto รจ stata contestata anche lโaggravante del 416bis. Vale a dire lโassociazione a delinquere di stampo mafioso.
Il caso piรน eclatante รจ quello di Marco Petrini, magistrato in servizio alla Corte di Appello di Catanzaro.
Gli investigatori di Catanzaro, supportati dagli uomini del Servizio Centrale Operativo Criminalitร Organizzata di Roma, parlano di una sistematica attivitร corruttiva nei confronti del presidente di sezione della Corte di Appello di Catanzaro. Che era anche presidente della Commissione Provinciale Tributaria del capoluogo di regione calabrese.
Sentenze favorevoli in processi civili e penali
In carcere, assieme al magistrato, รจ finito anche un avvocato del foro di Catanzaro. Mentre a un collega del foro di Locri รจ stata applicata la misura degli arresti domiciliari.
Dal presidente di sezione della Corte di Appello di Catanzaro gli indagati cercavano di ottenere sentenze o, comunque, provvedimenti favorevoli in processi penali, civili o in cause tributarie.
In alcuni casi i provvedimenti favorevoli richiesti a Petrini e, da questo, promessi erano diretti a vanificare, con assoluzioni o consistenti riduzioni di pena, sentenze di condanna pronunciate in primo grado dai Tribunali del Distretto di Catanzaro.
In altri casi provvedimenti di misure di prevenzione, giร definite in primo grado. O, anche, sequestri patrimoniali in applicazione della normativa antimafia. Nonchรฉ sentenze in cause civili e accertamenti tributari.
Oltre al magistrato, una figura centrale del sistema corruttivo sarebbe stata un insospettabile medico in pensione ed ex-dirigente dellโAzienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.
Al magistrato arriva uno โstipendioโ mensile
Oltre a โstipendiareโ mensilmente il magistrato per garantirsi le sue funzioni, il medico si sarebbe dato da fare per procacciare nuove occasioni di corruzione. E proponeva a imputati o a parenti di imputati condannati in primo grado, nonchรฉ a privati implicati in cause civili, decisioni favorevoli in cambio di denaro, di beni o di altre utilitร .
Le intercettazioni audio e video hanno documentato, ad esempio, i tentativi per riottenere il vitalizio a un ex-politico calabrese. Che, nel corso della V Legislatura regionale, ricopriva la carica di consigliere della Regione Calabria.
Lโex-politico, in quanto condannato nel 2014 a sei anni di reclusione, non era piรน beneficiario dellโassegno vitalizio per la carica rivestita.
Beni e utilitร venivano anche offerti per agevolare, per alcuni candidati, il superamento del concorso per lโabilitazione alla professione di avvocato.
Le indagini hanno permesso di accertare la pesante sofferenza finanziaria in cui versava Petrini, il giudice arrestato.
Una condizione โcronicizzataโ, scrive il procuratore salernitano Luca Masini. E assolutamente non risolvibile nel breve periodo.
Da qui la necessitร del magistrato di procurarsi la disponibilitร , oltre al suo stipendio e ai compensi come Giudice Tributario, di somme di denaro in contanti anche per mantenere lโelevato tenore di vita.
Nella sua abitazione i finanzieri hanno trovato e sequestrato 7mila euro in una busta.