Zingaretti va “in incognito” in Emilia. Bonaccini lo “nasconde” nel programma. Hanno il terrore di perdere
Il Pd c’è ma non si vede. Stefano Bonaccini si vergogna del Pd. Che tenta di farsi ombra con il governatore per spuntarla in Emilia Romagna. Non è un mistero. Non è un mistero che il logo e la bandiera del Pd non abbiano trovato spazio nella campagna elettorale del candidato del centrosinistra. Ma che Zingaretti sia dovuto andare in incognito a far visita aBonaccini è una vera “perla”. Più in basso di così si muore.
Questa “chicca” la dobbiamo al Corriere della Sera. Imbarazzato è Bonaccini, che sta facendo una campagna elettorale solitaria sperando di far dimenticare che è il candidato del Pd. Ma è imbarazzante a dir poco per Nicola Zingaretti. Costretto a non dare pubblicità al suo “avvento” in Emilia Romagna. E vededere il nome del segretario praticamente “mimetizzato” nella selva degli appuntamenti dell’attuale governatore, non è spettacolo di tutti i giorni. Una figura ridicola, patetica. Il leader del Pd va a pranzo con il suo candidato. Ma meglio non dirlo troppo in giro.
Per il il Corriere della Sera – che ha svelato questa “perla” strategica – è segno della paura di perdere. Segnale di debolezza. Potrebbe essere la “conseguenza del minimalismo regionale che Bonaccini cavalca fin dall’inizio, contro la nazionalizzazione di queste elezioni imposta da Matteo Salvini. Ma in una delle poche terre dove il Pd potrebbe ancora sentirsi forte, una tale dissolvenza appare invece un segno evidente di debolezza”.
Zingaretti “nascosto” nella lista di Bonaccini
“Faceva impressione, leggere il nome del segretario del più grande partito della sinistra italiana mimetizzato”, si legge. Mimetizzato come un intermezzo qualunque tra un evento e l’altro: “ore 12.45 pranzo con Zingaretti all’Antica Trattoria Moretto di Vignola. Preceduto dall’incontro con il mondo del balsamico e agroalimentare presso gli Acetifici De Nigris di Carpi; e seguito dal dialogo con il volontariato cittadino alla Croce Verde di Reggio Emilia”. Hanno paura di perdere. Entrambi – Pd e Bonaccini- fingono di ignorarsi.
Già, la paura fa novanta. Infatti, Bonacciniviene dato dal 43-47% delle intenzioni di voto. Favorito. Ma Lucia Borgonzoni è lì in agguato: l’esponente del Carroccio gli sta facendo sentire il fiato sul collo. Sarebe infatti, sarebbe in risalita al 41-45%. Una forbice che potenzialmente supera parte del “range” in cui è dato il dem. Sì, Zingaretti, meglio nascondersi…